di PAOLO CRISTOFARO
Quella che emerge dalle parole del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ma anche della sua vice, Giusi Princi, è una chiara difesa del piano di dimensionamento scolastico operato in questi giorni nelle varie province della Calabria. Parole pronunciate, nella mattinata di oggi, a margine della conferenza stampa prevista in Cittadella, a Catanzaro, per l'annuncio ufficiale dei 16 milioni di fondi destinati, dall'Ente regionale, ad attutire le spese scolastiche delle famiglie. Ma fondi a parte, il tema caldo era il dimensionamento, soprattutto alla luce delle proteste dei sindaci di questi ultimi giorni. E proprio sul dimensionamento e sulle scuole si sono concentrate molte delle domande della stampa rivolte sia ad Occhiuto che a Princi. La linea della Regione è netta.
"L'assessore Princi è stata molto brava, perché ha ridotto i danni derivanti dalle nuove regole sul dimensionamento", ha spiegato Occhiuto ai giornalisti. "Ha fatto una scelta strategica, ma sono convinto che abbia fatto bene, perché abbiamo deciso di salvaguardare le zone interne, le zone dove è più presente il rischio di abbandono scolastico, dove ci sono condizioni anche di mobilità più complesse", ha continuato il governatore. "E questo ha indotto alla riduzione di alcune autonomie in realtà più grandi. Però pensate cosa sarebbe successo, se non l'avessimo fatto, in comuni come Platì, San Luca, Africo. Ecco, secondo me, in questi comuni l'interesse della Regione dev'essere molto più alto", ha concluso, difendendo sostanzialmente le scelte operate, che hanno sì dal un lato penalizzato i grandi centri, ma dall'altro hanno salvaguardato realtà dove le scuole non sono soltanto luoghi dell'istruzione, ma presidi sociali. Un aspetto, questo, sul quale si sono soffermati sia Occhiuto che Princi, proprio nella mattinata di oggi, all'indomani del consiglio provinciale di Catanzaro che ha infiammato gli animi nel capoluogo (LEGGI QUI), per via dei tagli alle dirigenze cittadine di grossi istituti, come il Galluppi.
"Abbiamo subito inevitabilmente come Regione e come tante altre del Sud, i tagli che - lo ricordo - risalgono al governo Draghi, ai dettami del Pnrr. Noi come Regione Calabria, pur dovendo gestire questo importante numero di tagli, però con i rappresentanti dei sindacati e con i presidenti di provincia abbiamo deliberato delle linee guida che vengono incontro alle esigenze dei territori", ha detto invece Giusi Princi. "Abbiamo previsto che possano essere salvaguardate soprattutto le aree interne. Quelle aree dove maggiore è il disagio sociale, economico e culturale", ha continuato. "In quelle realtà c'è la necessità della presenza fisica del dirigente scolastico", ha sottolineato ancora la vicepresidente. "Io ho invitato i vari enti provinciali alla concertazione. Mi rendo conto che ci sono delle polemiche, anche giustificate, però ho invitato all'ascolto dei territori e dei sindacati per fare rete con loro. E' quello che, dopotutto, si sta facendo", ha concluso Princi, sostenendo anche di aver spinto verso la concertazione per essere protagonisti delle scelte da operare, senza doverle subire.
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