Dipartimento Salute. La Giunta trattiene in servizio il dg Brancati fino a settembre 2023

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Giacomino Brancati
  09 agosto 2021 20:05

Nei mesi scorsi si vociferava l'ennesimo vuoto di potere nel dipartimento regionale di Tutela della Salute. L'assessorato (senza assessore ma con un commissario governativo) della Sanità calabrese, proprio poco prima delle elezioni regionali, avrebbe potuto perdere l'attuale direttore generale.

Giacomino Brancati "per effetto del raggiungimento della massima anzianità contributiva" era stato già collocato in quiescenza a partire dal 1° settembre. Tuttavia, la Giunta regionale ha deciso diversamente. Con la delibera n. 339 del 28 luglio scorso è stato stabilito il trattenimento in servizio di Brancati "in funzione dell’incarico apicale conferito, e comunque fino al compimento del 65° anno di età ossia fino alla data del 16/09/2023 corrispondente alla data del raggiungimento dell’età anagrafica ordinamentale". Nelle motivazioni del provvedimento vengono evidenziate "le valutazioni espresse dal Presidente (Spirlì, ndr) in merito agli effetti negativi che produrrebbe, in questo particolare momento storico, la discontinuità nell’attività amministrativa del Settore sanitario". 

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In effetti, l'ennesimo salto di catena negli ingranaggi della burocrazia regionale avrebbe potuto creare non pochi patemi. Da settimane in dipartimento, dopo aver superato con 'meno danni del previsto' la riunione del Tavolo di verifica interministeriale (LEGGI QUI), si sta lavorando alla definizione dell'aggiornamento del programma operativo. Un atto che, al netto della censura della Corte Costituzionale (che sulla norma contenuta nel Decreto Calabria bis ha accertato la necessità di prevedere in favore della Regione oltre all'aggiornamento anche la possibilità di ri-discutere ex novo con lo Stato il piano di rientro) serve a sbloccare i 60 milioni annui di contributo di solidarietà per i prossimi tre anni e i 12 milioni per l'adozione del piano delle assunzioni straordinario da più parti reclamato. Ripiombare nel limbo in piena campagna elettorale e con il commissario Longo che non dà certo segnali di presenza poteva essere effettivamente azzardato. Certo è tutto da vedere se poi Brancati resterà al comando del dipartimento Salute fino a settembre 2023. Dipenderà molto dalla nuova Giunta (e dal suo colore) che si insedierà alla Cittadella regionale. La scelta del direttore generale è pesante. La compianta Santelli perse la sfida di portare da Roma una personalità come Francesco Bevere (il predecessore di Brancati) che, risultati alla mano, non ha per niente risollevato le sorti del dipartimento più problematico della Regione Calabria prima di andarsene dopo nemmeno un anno di servizio. Ma questa è già un'altra partita, per il momento resta Brancati.  (g.r.)

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