Direzione provinciale Pd, le "concessioni" di Cuda ai dissidenti

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Direzione provinciale Pd, le "concessioni" di Cuda ai dissidenti
Gianluca Cuda
  15 luglio 2019 22:48

Era iniziata come una fronda, ora è diventato un assedio. Oggi, in una tirata direzione provinciale del Partito Democratico catanzarese svoltasi a Lamezia Terme, il segretario Gianluca Cuda è stato messo all’angolo, o comunque ha dovuto assumere formali impegni prima niente affatto scontati. I contrasti interni erano evaporati nelle settimane scorse con la famosa “auto-convocazione” dei dissidenti, poi parzialmente sedata dalla promessa di un incontro ufficiale a seguito della mediazione dello stesso Cuda. Ebbene, nel redde rationem fissato per oggi, il segretario provinciale ha dovuto mettere per iscritto specifiche concessioni agli avversari interni.

Gli obblighi presi dall’ex sindaco di Pianopoli riguardano innanzitutto il completamento degli organismi provinciali (leggasi struttura, falcidiata da vuoti e abbandoni). La scadenza è fissata in prossimità della pausa estiva. Anche prima, entro la fine di luglio, ai circoli dovranno essere trasmessi tutti i carteggi necessari alla campagna adesioni 2019. E poi le due partite nelle principali città della provincia. A Catanzaro, entro e non oltre il 15 ottobre, si dovrà celebrare il congresso cittadino con contestuale adozione del regolamento congressuale. Più ravvicinata la scadenza per Lamezia Terme. Entro dieci giorni, Cuda dovrà procedere alla convocazione dell’assemblea degli iscritti per individuare il nuovo segretario e comitato cittadino.   

Banner

Gli avversari del segretario provinciale hanno ottenuto forse anche di più rispetto a quello sottoscritto nel verbale della riunione: hanno avuto infatti la percezione che possono essere la maggioranza nella direzione provinciale. D’ora in poi, questo significa zero sconti per Cuda. Qualche battuta è stata fatta anche sulle regionali. Lo scenario finale delle candidature è ancora sfocato. Al netto della rinvigorita presenza oliveriana, gli stessi sostenitori dell’attuale governatore non rischiano di mettere la mano sul fuoco. Anche loro sanno bene che ottenere la riconferma alla Cittadella sarà molto complicato.

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner