Disabilità e sport: un progetto nelle scuole calabresi

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La campionessa di tiro con l’arco Enza Petrilli insieme agli studenti
  08 febbraio 2020 08:59

“Diversamente abili non significa rinunciare allo sport”. Una frase che evoca un cambio di prospettiva forte e che dà il nome a uno dei progetti selezionati nell’ambito del bando OSO (Ogni sport oltre) promosso da Fondazione Vodafone Italia e Fondazione CON IL SUD.

L’iniziativa porta in diversi istituti scolastici della Calabria la testimonianza di alcuni campioni delle discipline paralimpiche coinvolgendo sia ragazzi normodotati sia ragazzi con disabilità, con l’obiettivo di abbattere le barriere e favorire l’integrazione.

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Lo sport infatti rappresenta uno strumento fondamentale per le persone disabili per tornare a sentirsi protagonisti della propria vita : un esempio lampante è quello degli sportivi ambasciatori del progetto, come Enza Petrilli, rimasta in sedia a rotelle a seguito di un incidente e ora diventata una campionessa di tiro con l’arco.

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Attraverso il progetto “Diversamente abili non significa rinunciare allo sport”, promosso da Aida Onlus, Enza ha fatto visita ad alcune scuole della Calabria per parlare della sua esperienza e far sperimentare ai ragazzi la pratica dello sport direttamente dalla carrozzina. Un modo diretto ed efficace per farli mettere nei panni dell’altro.

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Un recente articolo de “la Repubblica” ha raccolto la sua testimonianza: “Lo scopo – racconta Enza Petrilli – è far capire che non c’è differenza. Io del resto gareggio con persone normodotate, sia da sedute che in piedi. Il tiro con l’arco è uno dei pochi sport che offre questa possibilità“. Per Enza lo sport è stata la chiave di volta per superare il trauma dell’incidente e rimettersi in gioco: “Ora faccio tante cose che prima dell’incidente non facevo: ad esempio, lo sport. E questo mi dà l’opportunità di conoscere tante persone meravigliose.  Quando andiamo nelle scuole i ragazzi inizialmente ci accolgono con spavento, ma poi si sciolgono e ci ringraziano.”

Il progetto proseguirà per tutto il 2020 e toccherà tutte le provincie della Calabria per dimostrare che attraverso lo sport è possibile superare i pregiudizi e abbattere ogni barriera.

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