
Quindici imputati, quindici ultras: nessuna condanna. Il Tribunale di Catanzaro ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per i tifosi coinvolti in un'indagine che aveva messo gli occhi sui disordini avvenuti prima e dopo il derby Catanzaro-Cosenza del 15 febbraio 2015.
Gli indagati erano accusati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lancio di materiale pericoloso. Per gli inquirenti un gruppo di supporter catanzaresi, nel tentativo di entrare in contatto con i tifosi cosentini, avrebbe scagliato "petardi e corpi contundenti nei confronti degli operatori della Questura". Agli indagati era contestato anche il danneggiamento di un’auto della Digos. Un tifoso cosentino risultava invece indagato per essere entrato in campo a fine partita.
Gli imputati hanno scontato anche un Daspo.
Nel collegio difensivo compaiono gli avvocati Alessio Spadafora, Antonio Ludovico, Amedeo Bianco, Andrea Sarro.
I nomi degli imputati per cui è stata riconosciuta la prescrizione:
Ezio Leuzzi di Catanzaro; Tommaso Pullace di Catanzaro; Tiziano Maria De Vito di Catanzaro; Luigi Olivo di Catanzaro; Costanzo Margheriti di Catanzaro; Daniele Russo di Catanzaro; Salvatore Bagnato di Catanzaro; Glauco Berni di Firenze; Giovanni De Cicco di Cosenza; Luca Biafore di Catanzaro; Carmine Emanuele Ferragina di Catanzaro; Paolo Avellone di Catanzaro; Alessandro Lanzo di Catanzaro; Giuseppe Brancati di Catanzaro; Paolo Bove di Catanzaro.
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