Domani la Chiesa medievale di Sant’Omobono svelerà un importante spaccato della Catanzaro antica

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  21 febbraio 2020 10:25

Tutto pronto per l’importante evento “Sant’Omobono, una lettura della chiesa nella storia urbanistica della Catanzaro medievale”,  previsto per sabato 22 febbraio alle 17.30, all’interno della suggestiva chiesetta medievale, ubicata in via del Grazia.

Organizzato dall’associazione CulturAttiva, in collaborazione con l’azienda Antichi Tessitori, l’Arcidiocesi Catanzaro-Squillace e l’Arciconfraternita di San Giovanni, l’evento vuole mettere in luce la grande valenza storica di un edificio che si riallaccia ad un contesto urbanistico ormai perduto per sempre, quello della Catanzaro medievale, tassello fondamentale per una conoscenza approfondita della storia della città e delle sue origini.

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Non casuale risulta la scelta di dedicare la chiesa a Sant’Omobono, Santo cremonese protettore dei sarti e dei mercanti di stoffe, in una città che vanta una millenaria vocazione a queste attività e soprattutto un profondo legame con l’arte della seta.

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A partire da queste considerazioni, si coglierà l’occasione per porre l’accento sulla necessità di recuperare la consapevolezza del proprio capitale storico-culturale, come punto di partenza di un processo di rivitalizzazione del tessuto socio-economico. 

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All’evento saranno presenti: l’archeologo Tommaso Scerbo; il presidente dell’associazione CulturAttiva, Angela Rubino e il titolare dell’azienda Antichi Tessitori, Luigi Tassone. L’invito è stato rivolto anche all’ Arcivescovo Emerito dell’Arcidiocesi Catanzaro-Squillace, Mons. Antonio Cantisani, al quale va il merito di aver acquistato la chiesa nel 1999 , restituendole la sua dignità di importante bene culturale.

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