Droga nel quartiere Pistoia di Catanzaro, operazione "All ideas": in Appello 14 condanne (I NOMI)

di EDOARDO CORASANITI

L'operazione "All ideas" è scattata a febbraio del 2018, quando alle prima ore dell'alba i militari bussano alla porta di 15 persone a Catanzaro, nel quartiere "Pistoia": le accuse sono quelle di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso e detenzione illegale di armi e munizioni. Dopo il processo di primo grado di fine luglio 2019 concluso con 14 condanne e un'assoluzione, oggi la sentenza in Appello (presieduto da Loredena De Franco, a latere Ippolita Luzzo e Giovanna Mastroianni): 14 condanne, di cui 11 alleggerimenti e 3 condanne.  Gianluca Bevilacqua, (1982) detto “Felice”, difeso dall’avvocato Maria Aiello, è stato assolto in primo grado e la decisione non è stata appellata. 

L’attività investigativa, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Catanzaro, ha permesso di disarticolare una presunta organizzazione criminale operante nella zona sud del capoluogo di regione. 

Il lavoro degli inquirenti avrebbe consentito di ricostruire diversi episodi di compravendita di cocaina, con un contesto associativo a conduzione prettamente familiare, particolarmente inserito sul territorio (quartiere “Pistoia” di Catanzaro) e coperto da un clima di silenzio, di omertà.

Il provvedimento trae origine da un’indagine avviata dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Catanzaro dopo l’arresto in flagranza di Marcello Amato, avvenuto il 6 novembre 2014, per l’omicidio ai danni di Alessandro Morelli. In particolare, dopo il delitto i militari hanno avvitato una serie di attività di intercettazioni telefoniche e ambientali, grazie alle quali è stato possibile non solo acquisire ulteriori elementi sull’omicidio, ma anche di acclarare il coinvolgimento dell’autore del delitto e di numerosi altri soggetti, legati tra loro da vincoli di parentela, rispetto ad un fiorente spaccio di sostanza stupefacente, soprattutto cocaina. 


I NOMI:

1) Carmine Amato (1974), detto “Carminuzzo”, difeso dall’avvocato Antonello Talerico: 9 anni         (primo grado 12 anni)


2) Damiano Amato (1986), difeso dagli avvocati Gregorio Viscomi e Luigi Falcone: 20 anni  (primo grado 20 anni)

3) Marcello Amato (1975), difeso dall’avvocato Enrico Tucci:  20 anni   (primo grado 20 anni)                           

4) Fabio Bevilacqua (1991), difeso dall’avvocato Maria Aiello: 6 anni e 8 mesi  (primo grado 6 anni e 8 mesi)                             

5) Fiore Bevilacqua (1948), detto “U Muntanaro”, difeso dagli avvocati Maria Aiello e Giuseppe Menzica: 9 anni e 4 mesoi  (primo grado 14 anni)          

 
6) Donato Bevilacqua (1975), detto “U Cecato”, difeso dall’avvocato Maria Aiello: 9 anni e 8 mesi  (primo grado 12 anni)   

7) Fabio Buccino (1984), difeso dagli avvocati Gregorio Viscomi e Luigi Falcone: 18 anni e 10mesi  

8) Federica Caroleo (1993), difesa dall’avvocato Gregorio Viscomi: 7 anni e 10 mesi    (primo grado 10 anni)      

9) Anna Rosa Laganà (1980), difeso dagli avvocati Gregorio Viscomi e Luigi Falcone: 4 anni e 8 mesi    (primo grado 5 anni e 4 mesi)

10) Salvatore Laganà (1983), difeso dall’avvocato Giovanni Merante:   4 anni e 8 mesi   (primo grado 5 anni e 4 mesi)                     

11) Cosimo Morello (1961), difeso dall’avvocato Vincenzo Pizzari: 7 anni e 4 mesi  (in primo grado 8 anni )                       

12) Eleonora Morelli (1982), difesa dagli avvocati Gregorio Viscomi e Luigi Falcone: 7 anni e 4 mesi (in primo grado 8 anni )

13) Fiorina Morello (1954), difesa dagli avvocati Gregorio Viscomi e Luigi Falcone: 7 anni e 8 mesi (in primo grado  8 anni e 8 mesi )         14) Annamaria Passalacqua (1985), difesa dagli avvocati Gregorio Viscomi e Nicola Tavano: 7 anni e 8 mesi (in primo grado  8 anni e 8 mesi)           

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