Una fiorente attività di spaccio organizzata su base familiare ma anche detenzione di armi clandestine: sono i reati per i quali sono finiti in carcere tre crotonesi, arrestati dagli agenti della squadra Mobile che ha notificato loro un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Crotone su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Si tratta di due fratelli, di 24 e 21 anni, accusati di di detenzione e cessione di sostanza stupefacente, nonchè di detenzione illegale di armi clandestine, nella fattispecie due fucili e una pistola rinvenuti nella loro abitazione, e di un uomo di 52 anni, che spacciava la droga per conto dei due fratelli. La base dello smercio era ubicata nell’abitazione dei due fratelli, nel popolare quartiere Acquabona ove risiedono nuclei familiari di etnia rom.
L’attività investigativa ha documentato numerose cessioni di stupefacente, quasi sempre cocaina, a clienti che arrivavano nel quartiere anche da altri centri della provincia crotonese, in tutte le ore del giorno e della notte proprio per rifornirsi di droga. I due fratelli si occupavano di rifornire i clienti, sia ricevendoli nella propria abitazione sia recandosi direttamente a consegnare lo stupefacente in vari punti della città, oppure, in alcune occasioni, servendosi del 52enne che si occupava delle consegne ai clienti.
L’uomo si muoveva all’interno del quartiere a bordo di una bicicletta o di un velocipede elettrico sui quali occultava le dosi da cedere recandosi poi all’incontro con i clienti per consegnare lo stupefacente in cambio di denaro che prontamente riportava ai fratelli, ricevendo per se un corrispettivo. I tre uomini sono stati associati alla casa circondariale di Crotone.