“I primi due anni di governo regionale sotto la guida del presidente Roberto Occhiuto hanno segnato per la Calabria un importante cambio di passo, con risultati eccezionali ottenuti in tutti i settori, ma soprattutto hanno costruito, con una visione di prospettiva, con la serietà e l’efficacia dell’azione amministrativa, una diversa reputazione e credibilità nei confronti di cittadini e imprese ma anche delle istituzioni locali e nazionali”. È quando afferma l’assessore al personale, organizzazione e transizione digitale della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo.
“Grazie anche all’impulso e al sostegno del presidente Occhiuto - prosegue Pietropaolo - abbiamo lavorato per il rafforzamento della capacità amministrativa della Regione, con un grande piano di assunzioni e di valorizzazione del personale. Abbiamo già proceduto a 620 assunzioni quest’anno, arriveremo a 950 antro la fine dell’anno e 1.040 nel 2024 con quelle già programmate. Tra queste 1.024 assunzioni ci sono 28 stabilizzazioni attraverso la Legge Madia, l’abbattimento di alcuni bacini di precariato (stagisti e borsisti) per circa 120 unità, oltre a 25 unità assorbite da graduatorie di altre PA e 25 con procedure di mobilità. Nel prossimo anno prevediamo di programmare ulteriori assunzioni tra il 2024 e il 2025. A queste vanno aggiunte, dopo circa trent’anni di blocco, 57 progressioni verticali nel 2023 e la programmazione per il prossimo anno di altre 150 progressioni circa. E’ il più grande rinnovo di personale della Regione degli ultimi decenni, che consente di inserire nella macchina amministrativa un numero elevatissimo di nuove professionalità e competenze, il tutto realizzato nella massima trasparenza, grazie anche alla scelta di affidare le selezioni al Formez e per evitare favoritismi e ingerenze della politica. Abbiamo dimostrato che in Calabria è possibile fare concorsi ed assumere utilizzando il solo criterio del merito, ma anche che la Cittadella può stare al passo delle amministrazioni italiane ed europee più efficienti”.
“Posso ancora citare - aggiunge - il programma di interventi per il rafforzamento della Capacità Istituzionale, con il potenziamento e valorizzazione delle competenze del personale della Regione e una nuova piattaforma per la formazione; il progetto con cui puntiamo di dare supporto tecnico ai Comuni calabresi in condizioni di difficoltà finanziaria, che prevede l’affiancamento e la formazione del personale comunale da parte di esperti con competenze in materia di finanza locale; gli investimenti sulla crescita digitale grazie all'approvazione di tre importanti progetti finanziati attraverso il Prr per un importo complessivo di quasi 7 milioni di euro”.
“Da un anno – ricorda inoltre Pietropaolo - il presidente Occhiuto ha voluto affidarmi la delega alla transizione digitale, che rappresenta senza dubbio un settore strategico per lo sviluppo della regione. Prima della fine dell’anno vedrà la luce la nuova società in house per il digitale, con la quale puntiamo anche a incentivare profili professionali innovativi e richiesti sul mercato. Intanto con il Calabria digital summit, chiamando a raccolta amministratori, professionisti, studiosi, imprenditori, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, abbiamo evidenziato le potenzialità che offre il settore del digitale per la Calabria, dalla sanità alla sicurezza informatica, dal Pnrr ai trasporti, alla portualità”.
“Abbiamo voluto porre la Regione come punto di riferimento sulle iniziative che riguardano la transizione digitale in Calabria, ma anche rafforzando i rapporti con la pubblica amministrazione e le imprese che operano in questo settore in tutta Italia. Infine, ma non ultimo per importanza, l’intenso lavoro che stiamo portando avanti sul tema della legalità e in particolare per la valorizzazione e il riutilizzo a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Per la prima volta sono state stanziate in Calabria consistenti risorse - 32 milioni di euro sul Por e altri 12 sui Fondi di sviluppo e coesione - per supportare i comuni nella riqualificazione degli immobili e per avviare i progetti volti a dare una finalità sociale ai beni confiscati alle mafie. Un attività che illustreremo a breve in un incontro con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati, con la quale abbiamo siglato un importante protocollo d’Intesa insieme al Ministero degli Interni”, conclude l’assessore Pietropaolo.
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