di GABRIELE RUBINO
Il commissario straordinario dell'Aou 'Renato Dulbecco' ha adottato il primo bilancio consuntivo dopo la fusione degli ospedali 'Pugliese-Ciaccio' e 'Mater Domini'. Il conto economico del 2023 è stato chiuso con una perdita di 33,9 milioni di euro.
Il disavanzo sarebbe potuto essere inferiore se, leggendo la relazione sulla gestione del commissario Simona Carbone, alla azienda ospedaliero universitaria fosse riconosciuto dalla Regione un finanziamento adeguato al livello delle prestazioni erogate. Il minore apporto è quantificato in circa 13 milioni di euro, di cui 11 per le attività di ricovero (tenendo conto del 7% di incremento stabilito nel protocollo d'intesa Regione-Umg) e 2,3 per la specialistica ambulatoriale.
Gli interessi passivi sono aumentati di circa 600 mila euro, arrivando a circa 2,3 milioni annui. "Tale incremento è da imputare esclusivamente alla voce CA0140-Altri interessi passivi composta quasi esclusivamente dagli oneri finanziari derivanti dalle commissioni per anticipazioni di tesoreria (€ 586.533,82 esercizio 2023)", si legge nel documento in cui è comunque spiegata la necessità di abbattere il debito commerciale pregresso.
Il costo del personale è aumentato (rinnovi contrattuali e nuove assunzioni) toccando quota 169 milioni di euro, tuttavia al di sotto del tetto di spesa pari a 176,7 milioni. In aumento la spesa farmaceutica mentre più contenuta quella energetica (gas e elettricità).
Gli accessi al pronto soccorso del presidio Pugliese sono aumentati di circa 4 mila, arrivando a oltre 52 mila nel 2023. Nella relazione commissariale si fa riferimento al pronto soccorso da realizzare all'interno del Policlinico (livello 0 del Corpo A con superficie lorda da 2 mila mq). "Il modello organizzativo - si legge nel documento - prevede l’impiego di due strutture deputate all’emergenza-urgenza, caratterizzate da diversa complessità organizzativa ed assistenziale, che si relazionano tra loro e, contestualmente, attraverso un sistema fortemente integrato riferito prevalentemente al bacino di utenza dell’ Area Centro". Gli accessi sono stimati in circa 25 mila all'anno. La struttura: "Svolgerà le funzioni di accettazione, anche per patologie a maggiore complessità che non rientrano nella gestione delle reti tempo-dipendenti (ad eccezione della rete SCA), di osservazione breve intensiva e di medicina di urgenza , garantendo la stabilizzazione clinica, le procedure diagnostiche, i trattamenti terapeutici, il ricovero oppure il trasferimento urgente alle strutture di livello operativo e di cura afferenti alle reti tempo-dipendenti. Tali attività saranno realizzate in continuità di assistenza e secondo protocolli concordati per patologia (es. reti assistenziali ad alta complessità) tra i responsabili delle due strutture".
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