Dulbecco, lettera di 'fuoco' sulle guardie notturne al Policlinico e intanto prosegue la trattativa sull'Alpi

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  09 gennaio 2024 22:49

Sono tanti i fronti aperti alla 'Dulbecco' di Catanzaro, in particolare quelli che riguardano l'ex Aou Mater Domini. Uno dei più caldi è senz'altro quello delle guardie notturne al Policlinico. Dopo la risoluta presa di posizione e un'assemblea a cui hanno partecipato i dirigenti medici, è arrivata una missiva (non a caso) indirizzata al presidente Occhiuto e al dipartimento regionale Tutela della Salute, in cui si denuncia la vicenda.

LA LETTERA DOPO L'ASSEMBLEA DEI DIRIGENTI MEDICI DELL'EX AOU MATER DOMINI SULLE GUARDIE NOTTURNE- "Quanto si sta verificando nell'iter organizzativo dell'Azienda Ou 'Renato Dulbecco' appare violare tutti i principi di trasparenza e correttezza, ignorando la dignità professionale del personale medico ospedaliero ed universitario dell'ex Aou Mater Domini". Questo l'esordio, tutt'altro che soft. "Infatti, in materia di guardie notturne e festive, tutti i management precedenti alla gestione Mantella/Panella (curioso non sia menzionato il commissario straordinario Simona Carbone, ndr), evidentemente consci della carenza di personale medico, avevano condiviso l'istituzione di due guardie notturne interdivisionali, una per l'area chirurgica e una per l'area medica svolte al di fuori delle 38 ore del normale orario di lavoro, la cui remunerazione era stata cristallizzata in due accordi con le OO.SS. del 2004 e del 2014". Nella lettera si legge ancora: "Ore, retroattivamente dal mese di ottobre, in maniera unilaterale senza coinvolgimento delle OO.SS. ed in assenza di una riorganizzazione del sistema della continuità assistenziale... ha stabilito la remunerazione delle stesse con prestazioni on un compenso pari a quello che viene erogato per una guardia di reparto o per aree omogenee svolte all'interno del normale orario di lavoro". Attenzione, sarebbe proprio quest'ultima la proposta fatta pervenire dal management aziendale al Policlinico. Secondo quanto scritto: "Ciò determina l'assenza palese di corrispondenza tra prestazione, così come definita dall'accordo sindacale del 2014 e precedenti intese, e trattamento economico. In sotanza le 12 ore di una guardia notturna, o più, che si vengono a sommare alle 38 ore vengono remunerate analogamente alla guardie di reparto svolte in orario di lavoro senza possibilità di recupero dell'orario eccedente". Dopo aver ribadito l'inerzia del management rispetto alla diffida della Cisl, viene precisato: "L'assemblea della dirigenza medica dell'ex Aou Mater Domini, convocata dalla Cisl medici, ha stigmatizzato tale comportamento ribadendo la inaccettabile condotta del management aziendale che ha ignorato gli accordi sindacali e la leale assunzione di responsabilità dei professionisti che effettuano guardie notturne e festive perfino in altre discipline non affini e quindi non di loro competenza". 

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LA TRATTATIVA SULL'INTRAMOENIA E SUGLI STUDI CLINICI- Parallelamente nelle scorse ore è proseguita la trattativa fra sindacati e azienda sul nuovo regolamento Alpi. I progressi non sono stati 'entusiasmanti'. L'analisi si è fermata all'articolo 17 e sono spuntate le recriminazioni per le trattenute ex post sull'intramoenia operate nelle scorse settimane. Non si è parlato dell'altro regolamento 'critico', quello che disciplina gli studi clinici. Tuttavia, l'azienda continua per la sua strada (ossia di considerare le prestazioni afferenti alle sperimentazioni alla stregua dell'intramoenia con relativa tassazione rafforzata) e infatti per altri due trials sono arrivate nelle scorse ore le relative rettifiche. Fatto che non ha fatto piacere al mondo universitario. (g.r.)

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