Duplice omicidio stradale a Cutro: assolto Sulla, condannata solo la donna alla guida

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Tribunale di Crotone

Il gip del Tribunale di Crotone ha accolto la tesi dell'avvocato Aldo Truncè

  16 novembre 2022 23:13

di PAOLO CRISTOFARO

Ci sono voluti due anni, ma alla fine per un trentacinquenne di Cutro, Carmine Sulla, è arrivata l'ora del riscatto. La terribile accusa di duplice omicidio stradale, che si era abbattuta su di lui dopo la morte di due giovani donne rimaste coinvolte in un incidente sulla SP 62, nel crotonese, è caduta davanti al gip del Tribunale di Crotone, Massimo Forciniti, che, al termine del processo che si è svolto con il rito abbreviato, lo ha assolto con formula piena ("per non aver commesso il fatto"), in accoglimento della tesi portata avanti dal difensore di fiducia, avvocato Aldo Truncè. Diversa decisione per una donna imputata con lui nello stesso processo, condannata a 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre alla sospensione della patente di guida a tempo determinato. .

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L'avvocato Truncè, in pratica, perizie alle mani, è riuscito a dimostrare la completa assenza di responsabilità a carico del proprio cliente che, quel tragico giorno del 29 luglio 2020, stava viaggiando, insieme a moglie e figlia piccola, a bordo della sua Citroen Jumpy in direzione Crotone quando, all'improvviso, sull'altra corsia è sbandata un'auto guidata dall'altra imputata, una quarantasettenne sempre di Cutro, che, nello sterzare bruscamente per tentare di rientrare sulla propria carreggiata, è andata a finire contro il mezzo di Sulla.

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Uno scontro fatale per altre due donne che viaggiavano con lei, Rosaria Lerose e Rita Arena, morte sul colpo, mentre la sola automobilista si è salvata dopo un lungo ricovero nel reparto di Rianimazione dell'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Da lì l'incriminazione di entrambi gli imputati e ieri la sentenza, contro la quale presumibilmente si batteranno in sede di Appello gli avvocati difensori dell'imputata condannata, gli avvocati Vincenzo Mellea e Fabiola Scozia, che nulla hanno potuto contro la requisitoria del sostituto procuratore Pasquale Festa. 

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