di ANTONIO CANNONE
Matassa sempre più ingarbugliata nel centrosinistra lametino. Le elezioni comunali del 10 novembre continuano a "mietere" vittime per ciò che riguarda i probabili candidati a sindaco.
E' di oggi la rinuncia (in verità non era gradito agli altri partner già da un paio di giorni) del segretario cittadino del Pd, Antonio Sirianni (Leggi qui), all'indomani dell'iniziativa pubblica del movimento"Lamezia bene comune" che con Rosario Piccioni ha chiaramente dettato le condizioni: o si trova la sintesi su un candidato gradito o si va da soli.
Una situazione complicata che fa aumentare la preoccupazione negli stessi elettori e simpatizzanti di un partito già provato dalle recenti defezioni come quelle di Milena Liotta e Giovanna Viola.
E proprio dalla Liotta e da Francesco Grandinetti è arrivata, a stretto giro di posta, la replica a Sirianni.
"Siamo sconcertati dalle dichiarazioni di Sirianni che annuncia un suo ritiro dalle candidature presenti sul tavolo del centrosinistra. Tale incomprensibile decisione - proseguono Liotta e Grandinetti - se deve essere rispettata, non deve aprire a “nuove scelte di nuovi nomi” della “società civile”, ma a scelte tra quelli già esistenti sul tavolo e cioè tra Grandinetti, Liotta, Piccioni a cui si aggiunge Nicolino Panedigrano. Se così non fosse siamo pronti ad andare da soli per colpa unica del Pd che con giochetti poco seri ha determinato la rottura del tavolo". Insomma, a pochi giorni della presentazione delle candidature, il centrosinistra continua a "marciare" diviso alla meta.
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