Emergenza dimenticata. L'Ancinale continua a straripare, ma il progetto per la messa in sicurezza rimane nel cassetto

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  25 novembre 2019 17:46

di GABRIELE RUBINO

Il maltempo delle ultime ore ha flagellato una Calabria che si è confermata vulnerabile al rischio idrogeologico. La complicità nell’inerzia dei Comuni e della Regione dall’attivare una seria programmazione di messa in sicurezza delle aree più farà scontare ai calabresi la prolungata pena di un’ansia permanente ogniqualvolta ci siano piogge. Capitale la colpa diventa quando le risorse ci sono, e i progetti pure, ma resta tutto fermo.
Come accade periodicamente a Serra San Bruno, ieri è esondata la fiumara Ancinale. L’acqua è arrivata per strada, a via Aldo Moro, che peraltro è l’unica via d’accesso all’ospedale. Una “consuetudine” che potrebbe essere evitata se “ripartisse” l’iter del progetto di eliminazione del rischio idraulico che è stato già finanziato in favore del territorio di Serra San Bruno. Un intervento dal valore di circa 6,7 milioni di euro che è inspiegabilmente incagliato da un anno al Comune. Non per una frana o per uno smottamento, ma a causa del silenzio della burocrazia. Il progetto esecutivo è infatti pronto, ma non viene assunto per il successivo invio alle competenti autorità regionali. Così tutto rimane fermo, mentre le esondazioni dell’Ancinale proseguono.

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IL PROGETTO- Negli interventi scritti su carta, compresi nel piano "Italia Sicura" dall'allora ministro Graziano Delrio, è prevista la pulizia e la protezione dall’erosione dei fossi afferenti a 3 bacini idrografici che incombono sul centro abitato di Serra. La pulizia e la protezione del torrente Fellò, che è un affluente dell’Ancinale. Soprattutto, la “chiusura del fosso tombato afferente al bacino idrografico n. 2 a valle della SS 182 e spostamento del tragitto attraverso nuova canalizzazione sottostrada (sotto la SS 182, poi SS 110 ed infine sotto una traversa di via Moro) di idonea sezione idraulica scaturita da omonima relazione”, si legge nelle carte del progetto.  E ancora: “Adeguamento tratto finale e tombato del fosso afferente al bacino idrografico n.1 attraverso sostituzione della condotta con sezione idraulica”.

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CRONISTORIA DEL PROGETTO, DA UN ANNO L'ESECUTIVO RIMANE NEL CASSETTO- Il progetto esecutivo (l’ultimo stadio) è stato adottato dalla giunta comunale di Serra San Bruno nel febbraio del 2016. Nell’ottobre è arrivata l’ammissione ministeriale a finanziamento come intervento a difesa del suolo. Nel frattempo, è cambiata la normativa, e così l’Autorità di Bacino (ABR) ha presentato delle prescrizioni. Prescrizioni che sono state assunte nella nuova elaborazione dell’esecutivo (curato dall’ingegnere Pasquale Cosco), nel novembre 2018. Ad un anno di distanza, il comune di Serra San Bruno non ha ancora preso atto del progetto esecutivo rielaborato con le prescrizioni dell’ABR. Nel frattempo l'Ancinale continua ad esondare.

 

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