Emergenza precari, nuovo incontro in Provincia. L'Usb si sgancia dall'accordo sulle legge regionale: "Meglio risposte concrete"

Oggi nuovo presidio nella sede istituzionale della Provincia di Catanzaro per incontrare il Sindaco e Presidente della Provincia, per dialogare sull’andamento dei lavoratori licenziati della sanità catanzarese.

Oltre a sottolineare le difficoltà di assicurare in modo decente le cure ai cittadini abbiamo – unitamente ai lavoratori, che da settimane sono in piazza – che l’accordo sottoscritto ieri dai sindacati della sanità senza alcun mandato dei lavoratori, che non li hanno mai visti in piazza a spingere sulla loro vertenza e che specialmente li mette in secondo piano, non è condiviso!

Questi ultimi chiedono invece prima di tutto concrete assicurazioni sul futuro del loro rapporto di lavoro senza alcuna proroga, dopo 52 mesi di lavoro per sopperire alle carenze della sanità si sono meritati il contratto di lavoro definitivo, senza inutili accordi di proroghe e senza nulla togliere agli idonei viste le carenze di organico.

Chi vuole mettere i lavoratori uno contro l’altro lo fa con scopi ben precisi di annientare la nostra lotta fatta di piazze, assemblee e presidi giornalieri, altro che accordi nei palazzi!

Abbiamo chiesto al Sindaco di appoggiare la nostra richiesta al Ministro della Salute Roberto Speranza di incontro, al fine di trovare la norma che possa permettere le assunzioni tempestivamente, visto e considerato che è stato fatto altre volte dalla politica, non si capisce perché oggi dovrebbe essere difficile.

Domani i lavoratori guidati dalla USB Calabria saranno in piazza a Reggio Calabria, dove la Commissione Sanità sarà in riunione, per chiedere un’audizione e capire quanto la Regione Calabria tiene alla salute dei calabresi.

Ancora oggi come USB abbiamo inviato un sollecito per la richiesta d’incontro al Ministro Speranza, con l’inoltro a tutti i Parlamentari e Senatori interessati nelle commissioni sanità’ nazionale, al fine di essere sentiti.

Attendiamo le convocazioni prima di intraprendere nuove ed incisive iniziative di lotta.

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