Emergenza rifiuti, a rischio chiusura la discarica di Lamezia. Cgil: "La Regione fornisca risposte"

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Lamezia Terme, la discarica di località Stretto
  06 settembre 2019 18:38

"E’ dello scorso quattro settembre la missiva indirizzata a Regione Calabria, ATO Catanzaro, Prefetto e OO.SS. con cui la DANECO, che gestisce l’impianto pubblico di trattamento rifiuti di Lamezia, denuncia le difficoltà in cui è costretta ad operare, annunciando, in mancanza di soluzioni tempestive, la chiusura anticipata dell’impianto. La denuncia di DANECO riassume la situazione critica in cui versa il settore dei rifiuti in Calabria, situazione già denunciata nei mesi scorsi dalla nostra Organizzazione sindacale che ne aveva chiesto conto alla Regione Calabria. Le criticità a suo tempo rilevate, si sono negli ultimi tempi moltiplicate, e rischiano, se non si trovano soluzioni immediate, di far saltare tutto il sistema di smaltimento dei rifiuti.

 

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Infatti, nonostante si sapesse che l’unica discarica, tra l’altro privata, su cui vengono fatti confluire quasi tutti i rifiuti urbani della Regione era ormai prossima all’esaurimento, nulla di concreto è stato fatto per individuarne di nuove, da mettere a regime nel minor tempo possibili, onde evitare disagi alla cittadinanza, ma anche e soprattutto agli operatori del settore, partendo dalla raccolta fino ad arrivare agli impianti di smaltimento. In questa situazione già di per se difficile da gestire, preoccupa il fatto che è ormai formalizzato il passaggio di competenze dalla Regione agli ATO, Enti effimeri spesso non dotati nemmeno di una struttura cui fare riferimento e che. con il nuovo anno, dovrebbero essere gli interlocutori unici per gli operatori del settore. Operatori che spesso, come nel caso di DANECO a Lamezia, o EKRO’ a Crotone, operano in regime di proroga, essendo da tempo scaduto il bando di affidamento della gestione, e sono disencivati ad effettuare investimenti per migliorare la qualità del servizio e delle condizioni di lavoro. Esprimiamo pertanto tutta la nostra preoccupazione per il futuro del settore rifiuti nella nostra regione, sia per i problemi di ordine igienico sanitario per la popolazione qualora la spazzatura dovesse continuare ad ammucchiarsi nelle strade cittadine, sia per i dipendenti degli impianti che, nelle nebbie burocratiche che avvolgono attualmente la gestione dell’impiantistica pubblica regionale,  non intravedono chiaramente quale sarà il loro futuro.

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Crediamo quindi, e le attendiamo con puntualità, che la Regione Calabra debba fornire delle risposte su quali strade intenda percorrere per sanare la situazione, prima che incancrenisca, in merito all’organizzazione del sistema impiantistico regionale che, a nostro avviso, deve necessariamente prevedere delle discariche pubbliche, e deve dedicare particolare attenzione all’indizione dei bandi di gara per rinnovare gli appalti per la gestione attualmente scaduti".

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