Il presidente Jole Santelli proprio ieri, presentando le misure disposte dalla Regione a favore del Turismo, aveva assicurato che la stagione estiva non sarà rovinata dal caos rifiuti. Il problema è che l'emergenza resta e quindi non resta che adottare una nuova ordinanza. Quella appena sfornata è una sorta di 'commissariamento' degli Ato bypassandone le competenze per portare i rifiuti calabresi che non si riescono a smaltire fuori regione.
Nella parte dispositiva dell'ordinanza si legge, anzitutto che bisognerà "effettuare una ulteriore ricognizione circa le disponibilità di volumi di smaltimento per i codici EER 19.12.12 (i rifiuti derivanti dal trattamento meccanico, ndr), 19.05.03 (compost fuori specifica,ndr) e 19.05.01 (parte di rifiuti urbani e simili non compostata, ndr) in discariche regionali pubbliche e private". Dopodiché, arriva la parte più forte: "di procedere, in sostituzione delle Comunità d’Ambito di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in deroga agli artt. 4, 4-bis, 5 e 6 della legge regionale n. 14/2014, in via d’urgenza e per un periodo non superiore ai 90 giorni dall’emanazione della presente ordinanza: - all’individuazione di impianti extraregionali ove conferire i rifiuti prodotti dagli impianti regionali di trattamento pubblici e privati al servizio del circuito pubblico con codici EER
19.12.12, 19.05.03, 19.05.01 e 19.12.10 (rifiuti compostibili)". I costi aggiuntivi per il trasporto ed il trattamento dei rifiuti fuori regione sarà anticipato dalla Regione, ma poi messo a carico dei Comuni. Inoltre c'è un'indicazione precisa per la discarica di San Giovanni in Fiore, rispetto alla quale il proprietario (Consorzio Valle Crati) dovrà presentare i documenti necessari ad ottenere l'autorizzazione allo stoccaggio temporaneo.
L'ordinanza è parecchio 'polemica' con gli Ato provinciali che "non hanno ottemperato ai compiti assegnati dalla legge regionale n. 14/2014 registrando ritardi nella predisposizione dei Piani d’Ambito". Nonostante l'applicazione (parziale) dell'ordinanza n. 45, l'ultima della Santelli in materia, resta il fardello di smaltire 800 tonnellate di rifiuti al giorno che dovrebbero finire in discarica. Nella stagione estiva si prevede un aumento dei flussi: 1.200 tonnellate a luglio, 1.300 ad agosto e 1.100 a settembre.
Si prende atto che "rispetto i tempi necessari per l’attivazione discarica di Castrovillari e i tempi necessari per la conclusione dei lavori sulle discariche di Lamezia e di Melicuccà hanno determinato il persistere di situazioni di criticità, come frequentemente documentato dalle missive inviate dalla Comunità d’Ambito di Vibo Valentia, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria nonché in, ultimo, nella data del 1 luglio 2020, di protesta dei Sindaci della provincia di Vibo Valentia". Inoltre "alla data odierna, negli impianti di trattamento meccanico biologico sono stoccati una quantità di rifiuti pari a 6200 tonnellate cod. EER 19.12.12 e 5.200 tonnellate cod. EER 19.05.03, in attesa di essere collocati in discarica". Ecco perché la Regione ha deciso, costi quel che costi, di portare la spazzatura fuori dalla Calabria.
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