Ennio Curcio, Autonomia differenziata: “Il metodo "Vannacci"”

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L'avvocato Ennio Curcio
  30 aprile 2024 07:43

di ENNIO CURCIO

Una parte politica si propone di separare le cosiddette persone "diverse" e gli "ultimi", partendo già dalla scuola. La proposta, ormai tristemente nota, è del candidato capolista alle prossime elezioni europee, generale Vannacci, del partito di Salvini. E pensare che è lo stesso partito che sta proponendo l'autonomia differenziata tra nord e sud del Paese. Così, se tanto mi da tanto, parafrasando, anche il sud perché "ultimo", specie la Calabria, verrà messo in una "classe" di servizi essenziali più bassa rispetto al nord ricco e produttivo, ma le cui polveri sottili nell'aria inquinata stanno compromettendo le vie respiratorie dei residenti, specie di bambini ed anziani. E così, anziché pensare d'invertire questa "rotta" produttiva concentrata in sole alcune zone ormai inquinatissime, decentrando la produzione di beni e servizi al sud, d'investire nelle energie rinnovabili o ad impatto zero, si pensa invece di spaccare l'Italia con la riforma pensata addirittura da Calderoli, si proprio da quello che il sud lo ha sempre visto come una "palla al piede" della opulenta "padania" che, peraltro, non ha nulla da insegnare, neanche dal punto di vista morale, come dimostrano, tanto per fare qualche esempio, le "mazzette" per i lavori del "Mose" di Venezia o la corruzione alla regione Lombardia, nell'era Formigoni. 
Eppure, si ha l'ardire di sostenere, da parte dei proponenti e di tutto il codazzo di "lacchè " politici che la sostengono, anche del sud, non sembra vero,  che l'autonomia differenziata porterà un beneficio perché responsabilizzerá le classi dirigenti regionali.
La verità invece è un'altra e ben più grave. L'autonomia differenziata al nord creerà maggiore spesa pubblica e servizi, mentre al sud i servizi essenziali, quali istruzione, sanità e infrastrutture, subiranno il collasso. Allora, perché se è così palese lo scenario attuale, anche in assenza dei livelli medi dei servizi essenziali  da attuare in tutta la Nazione, le classi politiche del sud non la contrastano ? Semplice, perché così avranno ancora di più i "cordoni" della borsa, come avviene giá nella sanità che al sud è una tragedia giornaliera, potendo perciò infilare le mani per distribuire soldi e potere agli "amici", senza che nessuno possa interferire. Questa è, per ora, la vera ragione del voto favorevole all'autonomia differenziata. Non fatevi ingannare, sono tutti d'accordo a spartirsi la "torta" anche se, per noi al sud, spetteranno solo le briciole, con buona pace dei nostri "commensali" in parlamento, abituati a ringraziare come dei buoni "sudditi", pur di assicurarsi il loro "tozzo" di pane, si fa per dire, a fine mese.

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