Ennio Curcio: “E ora tutti su Marte!”

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L'avvocato Ennio Curcio
  21 gennaio 2025 07:57

di ENNIO CURCIO

Gli Stati Uniti sospenderanno l'accordo di Parigi, a salvaguardia dell'ambiente e ci vendono, in cambio, una "supercazzola" spaziale, nel freddo siderale verso pianeti invivibili.

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Creano valute digitali e al contempo sono a capo della più forte economia dell'occidente, in "barba" ad ogni conflitto d'interesse. Vogliono il controllo del canale di Panama che collega il commercio navale tra oriente e occidente, senza rispettare gli accordi giuridici pur complessi.

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Vantano diritti sulle risorse minerarie ed energetiche della Groenlandia, come si trattasse di spazi da conquistare nel vecchio West.

Sparlano dell'annessione del Canada, quasi fosse una piccola isola del Pacifico, in spregio alla sovranità di un grande Stato democratico.

Minacciano dazi, quando furono loro i primi a "spostare", sin dagli anni '70, la produzione in oriente per aumentare i profitti delle aziende, a danno dell'economia reale.
Parlano di diritti, catalogando gli esseri umani in genere maschile e femminile, come si fa per il regno animale.
Alzano il muro con il Messico, per fermare la povertà 
quasi fosse il defluire di una corrente e non la tragedia causata dal liberismo più bieco ed egoista.

Questo è il nuovo corso del "faro" delle democrazie occidentali, gli Stati Uniti dove già  l'istruzione e la sanità non sono per tutti.

Provate a chiamare un'ambulanza perché state male e vi vedrete recapitare una richiesta di 26 mila dollari da pagare per l'intervento d'emergenza, com'è accaduto in Florida.

Questo è tanto altro di poco edificante ci viene "spacciato" come il nuovo corso dell'occidente  a cui noi dovremmo aderire, baciando anche "l'anello" del proponente, come sta accadendo in queste ore da parte del nostro Presidente del Consiglio che si proclama "ambasciatrice", senza delega, con l'Europa cadendo nel piú babale tranello politico del "dividi ed impera", mettendoci uno contro l'altro nel vecchio continente.
L'Italia si muove verso una politica "supina" che andava bene nel dopoguerra, quando dovevamo ricostruire l'Italia distrutta dalla guerra nazi-fascista ma che oggi è anacronistica perché siamo tra gli stati più industrializzati nel mondo e quindi dovremmo suscitare interesse e non "pietà".

Ed il resto del mondo, al di fuori dell'Europa, come si presenta a questo nuovo appuntamento con la storia ? 
La Russia invade nazioni e arresta e condanna al carcere finanche  gli avvocati dei dissidenti di Putin. India e America latina in crescita, ma sempre in ritardo, perché impera la corruzione e la democrazia non vale per tutti.
In Cina vige lo Stato-azienda che ha lasciato sfruttare la sua forza lavoro per raggiungere un certo benessere economico a danno di tutti quelli che,  sfruttati,  ricevevano e ricevono una miseria di stipendio.
Oceania e Giappone sono esempi di modernità e di rispetto della natura e dell'uomo ma, per ora, non hanno peso politico determinante i nuovi equilibri mondiali.
E noi in Europa che stiamo facendo per frenare questa deriva sociale ed economica ? 

Poco o niente perché siamo orfani di politici con una "visione" e ostaggio di nazionalismi beceri.
Basti pensare che abbiamo consentito alla Cina di comprare le terre "nobili" in Africa, facendoci dettare l'" agenda" per le batterie delle autovetture green, consentendo anche lo sfruttamento di un continente che si affaccia davanti ai nostri occhi, al di là del

Mediterraneo, e di cui respiriamo sogni e affanni.
Non si tratta di essere pro o contro, sarebbe uno stucchevole confronto tra destra e sinistra, ma invece, soltanto, di difendere l'umanesimo di cui siamo stati e dovremmo essere ancora difensori e  fautori.
Ci sono ancora uomini "liberi e forti" per farlo ?

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