di STEFANIA PAPALEO
Cambiava la scena ma non il copione: auto rubate e richiesta di soldi per la restituzione. A ottobre del 2023 l'arresto di quattro persone con l'accusa di ricettazione ed estorsione. Oggi la condanna. E' stato il gup Chiara Esposito ad andare giù pesante in sede di rito abbreviato, applicando una pena a 4 anni e 9 mesi di reclusione a carico di Leonardo Berlingieri, 42 anni, di Catanzaro (difeso dall'avvocato Piero Chiodo) e a 3 anni e 6 mesi di reclusione per Stefano Merante (difeso dall'avvocato Giuseppe Vetrano).
A trarre in arresto i due imputati tra Catanzaro e Marcellinara erano stati i carabinieri della Compagnia di Catanzaro, in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Procura della Repubblica, al termine di un'indagine avviata su una serie di furti di automobili avvenuti a Catanzaro, con la richiesta, in un caso, di 200 euro versati dal proprietario del mezzo, per ottenerne la restituzione, tramite un conoscente, che si era adoperato per la restituzione dell'auto, svolgendo così il ruolo di intermediario per la consegna del denaro ai responsabili del furto.
Il classico "cavallo di ritorno", dunque, quello che oggi è costato una condanna bella pesante per due dei quattro uomini finiti, lo scorso anno, nella rete dei carabinieri.
Le motivazioni della decisione del giudice si conosceranno solo tra 60 giorni e sarà in quella data che i legali della difesa potranno valutare se e come ricorrere in Corte d'Appello contro la sentenza di oggi.
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