Europee, cosa ha detto il voto a Catanzaro e gli intrecci in vista del 'tagliando' alla Giunta

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Palazzo de Nobili
  10 giugno 2024 18:09

Ogni elezione è una storia a sè e traslare delle Europee in chiave comunale è un azzardo. Premessa di rito, ma ciò non esclude che non emergano indicazioni 'territoriali0 significative. A Catanzaro, nonostante l'arretramento nel Mezzogiorno, il primo partito è la Lega. Un voto più che leghista legato alla figura politica di riferimento. I 4.386 ottenuti da Filippo Mancuso sui 5.040 totali del partito è un rapporto che parla da solo. Del resto il presidente del Consiglio regionale più che puntare all'Europa aveva preso queste elezioni per 'misurarsi' e diventare faro politico nell'area centrale della Calabria e, in particolare, nella sua città. Lo stress test in vista di futuri appuntamenti elettorali è, numeri alla mano, andato bene. Subito dietro la Lega mancusiana, si è piazzato Fratelli d'Italia che ha sfruttato l'onda lunga del consenso del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, unica leader nazionale che ha retto il confronto con i candidati locali in Calabria. 

FORZA ITALIA E I RAPPORTI CON IL NEO ENTRATO ANTONELLO TALERICO. LE MOSSE PRIMA DEL VOTO IN CONSIGLIO- Capitolo a parte è dedicato a Forza Italia. Nel capoluogo gli azzurri hanno ottenuto il 14,77%. Dato al di sotto della media regionale (decisamente inferiore rispetto al traino Reggino) ma non troppo distante da quella del Cosentino, che pure sarebbe la roccaforte degli Occhiuto. Poco prima del voto, al blocco principale formato da Marco Polimeni, Alessandra Lobello, Luigi Levato e Sergio Costanzo (con quest'ultimo che non si è certo risparmiato) si è aggiunto (per volere del presidente Occhiuto)  Antonello Talerico. Forse ci si aspettava qualcosa in più dal consigliere regionale e comunale, anche se il diretto interessato professa soddisfazione per il risultato. Proprio la dicotomia azzurra a Palazzo De Nobili sarà centrale sui futuri assetti dell'Amministrazione Fiorita. Alcune mosse si sono già consumate prima del voto. Raffaele Serò è passato al misto, ma il gruppo 'Io Scelgo Catanzaro' è sopravvissuto con l'ingresso di Francesco Assisi (fedelissimo di Talerico) e l'aggiunta di Manuela Costanzo. Un modo per serrare le fila alla luce delle fibrillazioni che riguarda quasi tutta la pattuglia Talerico. Le schermaglie nascono dall'attivismo di Domenico Tallini, in orbita Stati Uniti d'Europa, che potrebbe tornare a condizionare le dinamiche comunali indirizzando alcuni consiglieri comunali e dialogando con il segretario provinciale di Azione Roberto Guerriero. Un terzo polo non al completo poiché sembra difficile che ci sia l'ok di Valerio Donato e Gianni Parisi. 

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IL TAGLIANDO- Un balletto su cui il principale decisore resta Nicola Fiorita. Il sindaco ha annunciato il 'tagliando' alla Giunta esattamente dopo le Europee. Le dimissioni dell'assessore Scalise, la 'digestione' del principale alleato (Talerico) transitato in Forza Italia e le manovre 'centristre' saranno il banco di prova estivo con cui il primo cittadino dovrà destreggiarsi. Altro tema centrale sarà il suo rapporto con il Partito democratico. Alle Europee, il sindaco avrebbe appoggiato il tandem Jasmine Cristallo e Sandro Ruotolo (anche se una piccola mano al 5Stelle Pasquale Tridico è stata data). Cristallo che è stata votata da Giusy Iemma e Fabio Celia. Mentre Domenico Lucano è stato sostenuto dal presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco. Tanti intrecci che hanno provocato malumori, ma non è una novità nel centrosinistra. 

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