“Non c'è alcun collegamento tra l'azione di governo e l'appartenenza a famiglie diverse all'interno del Parlamento europeo: è sempre stato così, noi siamo sempre stati con i popolari, Fratelli d'Italia con i conservatori e la Lega con Id. Noi abbiamo un accordo di governo, un comune progetto, un comune programma per l'Italia. La nostra coalizione non si basa sulla comune appartenenza alla stessa famiglia europea”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, leader di Forza Italia, parlando con i giornalisti a margine d'evento tenutosi questa mattina alla Cittadella regionale di Catanzaro (VEDI QUI).
“Quello che penso - ha aggiunto - l'ho detto e ribadito più volte, noi vogliamo collaborare con la Lega e con Fratelli d'Italia a livello nazionale e lo stiamo facendo molto bene perché questo governo sta lavorando e andando nella giusta direzione cercando di risolvere i problemi degli italiani”.
“Per quanto riguarda gli assetti europei Forza Italia ritiene che sia giusto dare vita ad una coalizione formata da liberali, conservatori e popolari per avere una maggioranza alternativa alla sinistra - ha aggiunto il ministro - questo dipende dagli elettori e questa è l'unica soluzione possibile per creare un'alternativa alla sinistra”.
“Lo dico perché – ha proseguito Tajani - quando sono stato eletto presidente del Parlamento europeo ho sconfitto il candidato di sinistra, non con un accordo con i sovranisti, ma con un accordo tra popolari, liberali e conservatori. Se vogliamo avere un'Europa che si ispiri a valori liberali, dobbiamo puntare a questa possibile coalizione. Poi ripeto – ha aggiunto il vicepremier e leader di Forza Italia - dipende sempre dai cittadini. La maggioranza Ursula è la maggioranza che è nata, grazie anche al mio lavoro quando ero presidente del Parlamento Europeo, per impedire che il presidente della Commissione Europea diventasse il signor Timmermans, ma io all'epoca chiamai anche Salvini affinché il governo italiano non desse sostegno a Timmermans e Salvini all'epoca diede una risposta positiva, quindi contribuì alla riuscita dell'operazione politica che voleva una popolare alla guida dell'Unione europea in base al risultato elettorale che vede, vedeva, vedrà il Partito Popolare europeo come prima forza all'interno dell'Unione. europea".
"Questo – ha concluso Tajani - è quello che pensiamo, quello che facciamo, continueremo ad andare avanti. Siamo fermamente convinti della bontà delle idee del popolarismo europeo: siamo cristiani, liberali, garantisti, riformisti, europeisti convinti e quindi noi continueremo a seguire la stella polare in Europa, che per noi è rappresentata dal popolarismo. Sono vicepresidente al 2002 del Partito Popolare europeo, quindi questa è la strada che aveva segnato Berlusconi e io intendo continuare a seguire quella strada”.
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