“Facciamo rumore”, in Piazza Matteotti si alza la voce di Catanzaro contro la guerra

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Il sit - in promosso da Emergency Catanzaro e dal collettivo Aurora per riaffermare l’articolo 11 della Costituzione e dire che la pace può fare più rumore delle bombe.

  08 novembre 2025 20:27

di GUGLIELMO SCOPELLITI

In Piazza Matteotti, nel cuore di Catanzaro, decine di persone si sono riunite nel pomeriggio per partecipare al sit-in “Facciamo rumore”, promosso da Emergency Catanzaro a un anno dal lancio della campagna nazionale R1PUD1A, per riportare al centro del dibattito pubblico il valore dell’articolo 11 della Costituzione, quello in cui si afferma che “l’Italia ripudia la guerra”.

A guidare l’iniziativa, la referente cittadina di Emergency, Tiziana De Simone, che ha invitato i presenti a far sentire simbolicamente la propria voce contro ogni forma di conflitto: “Vi chiedo di fare tantissimo rumore perché è importante che il nostro Paese, così come il mondo intero, pensi che noi siamo davvero contrari a qualsiasi concetto di guerra. L’articolo 11 usa la parola 'ripudia' non a caso: è un termine forte, scelto con consapevolezza, dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale. La guerra non serve a nulla, e sta a noi ricordarlo ogni giorno”.


Nel corso del sit-in è intervenuta anche Maria Graziosa Costa, rappresentante del collettivo Aurora, che ha offerto una riflessione intensa sul legame tra la violenza bellica e la condizione femminile: “Ripudiamo la guerra, noi donne, perché la violenza degli uomini contro di noi aumenta e lo stupro viene usato come arma di guerra. Ripudiamo la guerra perché distrugge i corpi, le terre, le culture, perché non è qualcosa di lontano ma riguarda anche noi, abitanti dell’Occidente, che alimentiamo i conflitti con la vendita di armi. Diciamo basta a ogni occupazione, diciamo basta al genocidio di Gaza.

Tra tamburelli, fischietti e strumenti improvvisati, il sit-in ha voluto trasformare il rumore in linguaggio di pace, per ricordare che il silenzio è complicità e che la pace, oggi più che mai, deve tornare a essere una scelta collettiva e quotidiana. Alla manifestazione hanno preso parte anche gli scout del Duomo di Catanzaro, che con la loro presenza hanno voluto testimoniare l’impegno dei più giovani nella costruzione di un futuro libero dalla guerra.


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