Sono sei i rinviati a giudizi nell'ambito del processo per il fallimento della Schillacium, società che si occupava del servizio di rifiuti nel basso ionio soveratese. Il processo inizierà il prossimo 10 dicembre.
Secondo l'ipotesi dell'accusa, gli imputati avrebbero concorso a provocare il fallimento della società, non richiedendo la dichiarazione di fallimento in proprio, pur risultando sin dall’esercizio 2009 una grave situazione di indebitamento: 7.787.368,80 euro.
La situazione si è aggravata ancora di più nel corso degli esercizi successivi ed è arrivata ad un’irreversibile stato di crisi.
Compongono il collegio difensivo gli avvocati Vincenzo Ioppoli, Angela La Gamma, Ivan Posca, Domenico Cortese, Massimiliano Carnovale, mentre la curatela fallimentare è rappresentata dall'avvocato Gregorio Viscomi.
I rinviati a giudizio: Luciano Costanzo, 60 anni, di San Mango D’Aquino, vice presidente del Cda e amministratore delegato; Rita Daniele, 49 anni, residente a Cardinale, sindaco della società dal 3 luglio 2012; Francesco Masciari,55 anni di Catanzaro, membro del Consiglio di amministrazione dal gennaio 2006 fino al fallimento; Giulio Erminio Moraca, 51 anni, di Soverato, presidente del Consiglio di amministrazione dal gennaio 2006 al 2015; Graziano Posca, 50 anni, di Cardinale, presidente del Collegio sindacale dal 9 luglio 2010 fino al fallimento; Giuseppe Talotta, di Montepaone, sindaco effettivo della società dal 9 luglio 2010 al fallimento
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