Fase 2. Codacons: "Persone rientrate in Calabria rifiutano il tampone: i sindaci adottino i TSO"

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  04 maggio 2020 21:42

"I primi arrivi in Calabria registrano incredibili rifiuti da parte di chi rientra a sottoporsi al tampone.Ha dell’incredibile il rifiuto che oggi alcuni passeggeri in arrivo alla stazione di Lamezia Terme, avrebbero opposto alla richiesta di  essere sottoposti al test che, ricordiamo, è gratuito ed è rapidissimo". E' quando afferma Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons.

"Il Codacons chiede che intervengano i Sindaci, costringendo i passeggeri attraverso il ricorso ad un TSO - sostiene Francesco Di Lieto.
Com’è noto, per Trattamento Sanitario Obbligatorio si intendono una serie di interventi sanitari che possono essere adottati, in caso di motivata necessità ed urgenza, e qualora sussista il rifiuto da parte del soggetto che deve ricevere assistenza. Il TSO è disposto, appunto, con provvedimento del Sindaco, quale massima autorità sanitaria del Comune di residenza o del Comune dove la persona si trova temporaneamente".

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"In un periodo in cui si chiedono sacrifici a tutti, comportamenti sprezzanti come quelli verificatisi oggi sono da condannare nella maniera più netta, perché in gioco c’è la salute di tutti. L’appello - conclude la nota del Codacons - è rivolto principalmente ai Sindaci di Lamezia Terme, Paola e Reggio Calabria affinché mettano “una pezza” ad una chiusura dei confini utile solo per le telecamere".

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