Reddito di emergenza, un nuovo strumento inventato dal Governo per il sostegno al reddito. Se ne parla da giorni e in queste ore circolano alcuni dettagli. Tutti in attesa di ulteriore verifica per poter essere dunque inseriti nel nascituro (ha già le doglie ed è probabile un parto cesario) Decreto Cura Italia "Aprile". E’ REM la sigla del nuovo strumento (Reddito di emergenza). Non sarà riconosciuto a singole persone ( a differenza dei 600 euro già previsti per le partite Iva) ma a nuclei familiari.Un po’ come il reddito di cittadinanza (anche questo, sembra, in via di modifica). L’importo non sarà stabilito in cifra fissa ma collegato alle situazioni familiari e sarà erogato per tre mesi, mentre per la richiesta ci sarà un apposito modulo predisposto dall’INPS da presentare entro luglio 2020 su apposito modulo all’INPS.
Addentriamoci nei paragrafi specifici almeno previsti in bozza del decreto.
Il Rem è “la misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
La richiesta potrà essere fatta entro il prossimo luglio. Il REM sarà erogato per tre mesi, mentre per la richiesta ci sarà un apposito modulo predisposto dall’INPS da presentare entro luglio 2020.
I beneficiari saranno i nuclei familiari che hanno i seguenti requisiti:
il richiedente del beneficio deve essere residente in Italia requisito che sarà rigidamente verificato. Si può possedere un patrimonio mobiliare ma inferiore 10.000€. Questa cifra è aumentata di ulteriori 5.000€ per ogni componente del nucleo familiare diverso dal richiedente, fino ad un massimo comunque di 20.000€;
Il reddito familiare deve essere inferiore al allo stesso reddito del REM e il reddito familiare deve risultare inferiore all’importo del reddito di emergenza stesso. L’ISEE non può essere superiore a 15.000€.
Vi sono incompatibilità anche in presenza dei requisiti? Certamente ve ne sono: tanto per fare un esempio non possono farne richiesta quei nuclei familiari in cui è compresa anche una sola persona che ha beneficiato di una delle indennità riconosciute dal Decreto Cura Italia di marzo. Restano esclusi anche i ricoverati di lunga degenza (o in altre strutture residenziali a totale carico dello Stato).
Non è incompatibile con il reddito di cittadinanza ma a condizione. Che il RdC sia di un importo inferiore a quello a cui avrebbero diritto con il reddito di emergenza: in tal caso si può inoltrare domanda per riceve una integrazione.,
Veniamo agli importi del REM. L’importo del reddito di emergenza non è fisso, bensì varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. Si parte quindi da un minimo di 400,00€ per arrivare ad un massimo di 800,00€. Per determinare l’importo sono previsti dei parametri.
A decreto definito comunque su tutta la materia dei sostegni al reddito se ne saprà di più. (encos)
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