Fase 2. I governatori chiedono la mobilità fra regioni confinanti, Speranza frena: "Solo per motivi di assoluta urgenza"

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Il ministro Roberto Speranza
  21 maggio 2020 19:31

Gli spostamenti tra comuni e province di regioni confinanti possono essere autorizzati solo per motivi di "assoluta urgenza". Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha risposto ai governatori che chiedevano di autorizzare questo tipo di movimenti e che già, in alcuni casi, hanno emanato delle ordinanze in merito. Nella lettera inviata al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, Speranza ribadisce che la previsione di vietare gli spostamenti fino al 2 giugno "risponde all'esigenza di gradualità nell'allentamento delle misure adottate".

I presidenti, con una nota di Bonaccini, hanno chiesto alcune modifiche al Dpcm del 17 maggio e, in particolare, la possibilità di prevedere "lo spostamento anche al di fuori della regione di residenza, nei limiti della provincia o del comune confinante, da parte di residenti in province o comuni collocati al confine tra due Regioni". Il decreto legge del 16 maggio, risponde però Speranza in una lettera che porta la data di ieri, vieta "espressamente fino al 2 giugno 2020 gli spostamenti in una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorati, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute". Una scelta che risponde ad una "specifica esigenza di gradualità nell'allentamento delle misure adottate, accompagnata da un puntuale e giornaliero monitoraggio del trend epidemiologico". Per questi motivi, conclude il ministro della Salute, i divieti restano ma "rimane ferma la possibilità di valutare e declinare le diverse ipotesi di spostamento, anche al di fuori della regione di residenza, che si ritiene rientrino nei casi di assoluta urgenza tali da giustificare una deroga al divieto di carattere generale".

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