Fase 2. La Prociv pronta alla proroga dell'emergenza. Sul tavolo del Governo la richiesta di differimento del termine al 31 gennaio 2021

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images Fase 2. La Prociv pronta alla proroga dell'emergenza. Sul tavolo del Governo la richiesta di differimento del termine al 31 gennaio 2021
Angelo Borrelli
  08 maggio 2020 16:42

Altri sei mesi di stato di emergenza sanitario causato dal Coronavirus. Dal 31 luglio al 31 gennaio 2021.

E’ questo quello che ha chiesto la Protezione Civile nazionale al governo Conte. Infatti, tra le proposte inviate al governo per il decreto “Rilancio” (doveva essere il decreto Aprile, ma la sua approvazione è stata rinviata, così che si chiamerà Maggio), c’è anche questa ipotesi, uno dei suggerimenti che arrivano proprio dalla Protezione Civile. Lo stato d’emergenza è stato dichiarato a fine gennaio e sarà in vigore fino al 31 luglio 2020. Quello è il termine fissato per la fine dello stato d’emergenza.

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Ma la richiesta è di prorogare la scadenza di ulteriori sei mesi. Una proposta da cui, secondo quanto scritto nel documento contenente tutte le proposte, “non derivano nuovi o maggiori oneri” per le casse dello Stato. Nella relazione che accompagna la proposta si spiega che la stessa nasce anche dall’impossibilità di superare i contesti emergenziali per cui è stato necessario dichiarare lo stato d’emergenza. Per questo la disposizione, anche sulla base della situazione epidemiologica, “prevede la proroga degli stati di emergenza e delle contabilità speciali in scadenza entro il 31 luglio 2020 e che non sono più prorogabili ai sensi della vigente normativa per ulteriori sei mesi”.

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La nuova scadenza, quindi, sarebbe il 31 gennaio 2021. Il tutto, sottolinea la protezione civile, senza nessuna spesa aggiuntiva. La relazione tecnica sottolinea che questo provvedimento si limiterebbe a prorogare la durata dello stato d’emergenza e delle contabilità speciali. Il parere della Ragioneria generale dello Stato prevede una riformulazione, però, del comma 2, con l’obiettivo di “escludere qualsiasi effetto finanziario negativo” che potrebbe derivare dalle proroghe. Per questo la richiesta è di inserire nel testo un riferimento al fatto che la proroga avvenga “nell’ambito delle risorse già stanziate a legislazione vigente per i relativi stati di emergenza”.

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