Riceviamo e pubblichiamo una lettera-denuncia di un catanzarese che racconta il rientro da Roma del figlio senza alcun controllo.
Ci dicono di non allentare la presa, che questa fase 2 è importante si concluda al meglio per non vanificare mesi di lock down eppoi, sono le stesse istituzioni, nazionali, regionali e comunali, che hanno mollato.
Prima che mio figlio scendesse da Roma, appena 2 giorni fa, avevo letto la procedura da seguire con l’iscrizione sul sito della Regione, riportando tutti i dati, nonché la motivazione del rientro, avevo anche letto che i tamponi, alla stazione di Lamezia Terme, si facevano con un sito mobile, fino alle 22:00, ma le cose sono andate diversamente.
A Roma, nessuna misurazione della temperatura, arrivo Lamezia Terme, dove per un treno con poche decine di passeggeri, c’erano una quindicina di Carabinieri che indirizzavano i passeggeri in un percorso obbligato, dove venivano fatte alcune domande e fatto firmare un ulteriore modulo, ma tamponi nulla. Insomma, tutto quello che la Santelli ha più volte dichiarato sui media, sono rimaste solo parole.
Ovviamente mio figlio a Roma è rimasto in quarantena, per cui siamo sicuri che non abbia contratto il virus, ma se fosse asintomatico??? Soldi stanziati dal governo, soldi donati alla protezione civile ecc., per far cosa, se non si controllano queste cose? Mi viene da pensare che tamponi e test, servono adesso per la ripresa dei campionati e quindi, per i cittadini comuni, nulla.
Roberto Petrilli
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