"Da oggi è possibile spostarsi da regione a regione senza autocertificazione", ha esordito così il premier Giuseppe Conte durante una conferenza stampa. "I numeri sono incoraggianti. Gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche. Questo ci conforta. Dimostra che la strategia adottata è quella giusta". "Facciamo attenzione: le uniche misure sono il distanziamento fisico e le mascherine di protezione. Abbandonare questo è una grave leggerezza perché il virus non è scomparso". "In tutti questi mesi- ha proseguito- la bellezza dell'Italia non è mai andata in quarantena". Poi è passato all'analisi dei provvedimenti economici. Stanziati "80 miliardi, pari a tre manovre economiche". Conte ha detto anche che "l'apparato statale non era pronto a queste erogazioni", riferendosi ai ritardi sulla cassa integrazione in particolare. "Dovrà essere un nuovo inizio. La Commissione europea ha avanzato una proposta da 750 miliardi con il Recovery Fund". "Sulla capacità di spesa e sul progetto di Paese ci misureremo", annunciando il Recovery Plan. Il premier ha fatto cenno all'innovazione, la capitalizzazione delle imprese (rendendo strutturali Ace e Impresa 4.0), rilanciare investimenti pubblici e privati". Conte ha anche fatto cenno ai tempi irragionevoli dei processi (civili e penali) e del Fisco fortemente iniquo. Sul Mes? "Quando ci saranno i regolamenti li sottoporrò al Parlamento". Sul Ponte sullo Stretto: "Non voglio declamare opere immaginifiche", ha risposto ad una domanda. Poi ha aggiunto Mi siederò ad un tavolo senza pregiudizi e valuterò anche il Ponte sullo Stretto".
Su autostrade ha detto che ci sono "inadempimenti conclamati". "Le proposte transattive non sono state fin qui considerate allineate agli interessi generali". Il Sud avrà una considerazione "privilegiata". Conte ha fatto riferimento alla fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno. In un altro passaggio ha poi assicurato che la scuola "sicuramente riaprirà a settembre".
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