Fatture inesistenti per evadere il fisco nel Catanzarese: 13 rinvii a giudizio, 3 patteggiamenti e un proscioglimento (I NOMI)

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images Fatture inesistenti per evadere il fisco nel Catanzarese: 13 rinvii a giudizio, 3 patteggiamenti e un proscioglimento (I NOMI)

  26 maggio 2021 16:05

di EDOARDO CORASANITI

Decine e decine di fatture false o inesistenti. O almeno così le fotografa la Procura della Repubblica di Catanzaro che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per 13 imputati di un processo con al centro un giro di fatture emesse con lo scopo di evadere le imposte sul fisco. Altri tre imputati hanno scelto il patteggiamento, mentre una è stata prosciolta. 

Gli imputati che adesso potranno far valere le proprie ragioni e argomentazioni davanti al Tribunale monocratico di Catanzaro il 28 febbraio 2022, sono accusati di aver utilizzato nelle dichiarazioni dei redditi alcune fatture per operazioni inesistenti al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto (Iva e, Irpef e Ires). In totale, l'evasone ammonta circa a 40 mila euro. 

Tutti tranne Luigi Celli, 59 anni, imputato di aver emesso le fatture contestate agli altri imputati e relative ad operazioni mai avvenute. Secondo l'accusa, avrebbe evaso le imposte sul reddito non presentando la dichiarazione annuale relativa alle annualità: 2012, evadendo l'Iva per un ammontare di 134mila euro (importo calcolato sulla base delle fatture emesse nel 2012); per il 2013, evadendo l'Iva per un ammontare complessivo di 98mila euro ed Irpef di 87mila euro. Celli deve rispondere anche di aver occultato o distrutto le scritture contabili relativi agli anni di imposta dal 2012 al 2016.

Prosciolta e fuori dal processo invece L.V., 1983, di Catanzaro, difesa dall’avvocato Gianmichele Bosco.

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Patteggiano invece la pena a sei mesi di reclusione (pena sospesa) M.D. 1944, di Catanzaro, M. S. 1967, di Caraffa, difesi dagli avvocati Nicola Gambardella, e S. C., 1959, di Simeri Crichi,  difeso dall’avvocato Fabio Jiritano.

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GLI IMPUTATI:

Celli Luigi, 1962, di Marcellinara, difeso dall’avvocato Antonio Chiarella

T. F., 1962, di Catanzaro; difeso dagli avvocati Nicola Cantafora e Massimo Scuteri; 2500 euro di imposte presuntivamente inevase.

O.G., 1958, di Catanzaro; difeso dall’avvocato Antonio Rania, 959 euro di imposte presuntivamente inevase.

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R. E, 1948, di Sellia Marina; difeso dall’avvocato Pietro Funaro: 1584 euro di imposte presuntivamente inevase.

R. D., 1977, di Catanzaro; difeso dall’avvocato Franco Critelli; 11mila e 300 euro di imposte presuntivamente inevase.

T. F., 1954, di Catanzaro; difeso dall’avvocato Vincenzo Gallelli e Giovanni Mosca; 1500 euro di imposte presuntivamente inevase.

D.S. G.
1969, di Mascalucia (Catania); difeso dall’avvocato Giuseppe Tomaselli; 4000euro di imposte presuntivamente inevase.

A. S., 1969, di Catanzaro; difeso dall’avvocato Antonio Pagliaro; 3000 euro di imposte presuntivamente inevase.

P. M., 1989, di Borgia; difeso dall’avvocato Andrea Gareri; 4900 euro di imposte presuntivamente inevase.

G.C., 1969, di Caraffa; difeso dall’avvocato Francesco Pitaro; 415 euro di imposte presuntivamente inevase.

Z.G., 1957, di Borgia; difeso dall’avvocato Leonardo Citraro;

M. L., 1976, di Catanzaro; difeso dall’avvocato Pasquale Gigliotti; 3400 euro

M. G., 1979, di Catanzaro, difeso dall’avvocato Fabio Jiritano: 2894 euro di imposte presuntivamente inevase.



 

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