Finale tragico nella storia di Tiziana Pacco: scomparsa nel 2019, trovata morta a Crotone

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Tiziana Pacco in una foto diffusa dalla famiglia al momento della scomparsa
  25 gennaio 2025 17:42

di STEFANIA PAPALEO

Era diventata invisibile. Un fantasma che si aggirava ai margini della società. Uscita dalla sua casa di Cervignano del Friuli, in provincia di Udine, il 5 giugno del 2019, non vi aveva fatto più ritorno. Dopo sei anni il tragico epilogo, con il corpo privo di vita trovato in un garage di Crotone nel quale Tiziana Pacco aveva allestito un rifugio di fortuna. Morte naturale, il verdetto del medico legale che mette un punto alla triste storia di una vita spezzata a soli 50 anni.

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"Passo da mia zia che sta male", la bugia raccontata quella mattina alla persona di fiducia con la quale conviveva dopo la morte di entrambi i genitori. Cappellino nero calato sulla fronte, zaino in spalla e cellulare in tasca, Tiziana era così svanita nel nulla. Salvo essere rintracciata dopo poco tempo a Crotone, la città d'origine della madre, con la quale aveva vissuto fino al 2002 dopo la separazione dei genitori. Ed è qui che evidentemente aveva cercato di ritrovare affetti antichi, dopo che anche il padre morì nel 2017, lasciandola ancora più sola e ostaggio dei suoi demoni.

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Per qualche tempo ospite di una casa famiglia a Sottoselva, anche a Crotone i servizi sociali avevano tentato di farle seguire dei percorsi di assistenza, ma lei aveva sempre rifiutato, preferendo la strada. Inutili le segnalazioni inoltrate al comune di Cervignano in cerca dei familiari, tutte rimaste senza risposta. Anche la stampa finì di parlarne dopo i primi appelli di alcuni zii. Le notizie si fermano all'intervista di una cittadina di Crotone, la signora Ada Paola Pirozzi, che nelle cronache dell'epoca raccontava questo: "Lunedì, a casa nostra, in via Tellini, a Crotone, ha suonato il campanello una donna. Si è presentata come Tiziana. Chiedeva di mia madre Anita, che ha 90 anni. Da prima di Pasqua ricevo, sul numero fisso, telefonate da una persona che dice di chiamarsi Tiziana. Vuole parlare con mia madre. Lunedì l’ho minacciata di chiamare i carabinieri e si è allontanata. Non sono riuscita a vederla in faccia. Solo successivamente ho letto su Internet l’articolo del Messaggero Veneto e mi sono fatta avanti. Ho denunciato ai carabinieri l’accaduto. Se avessi saputo che aveva bisogno d’aiuto mi sarei comportata diversamente".

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Da lì il silenzio, interrotto ieri con il ritrovamento della donna deceduta senza far rumore proprio come ha vissuto gli ultimi anni della sua vita fragile.

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