di MARCO VALLONE
Sergio Costanzo, consigliere comunale di Forza Italia, è stato ieri sera ospite a "Catanzaro Capitale", trasmissione condotta da Gabriele Rubino. Numerosi gli spunti emersi.
Relativamente all'idea, sostenuta dal Sindaco Nicola Fiorita, per cui questa nuova giunta avrebbe la caratteristica di evidenziare un quadro politico più chiaro, Costanzo ha affermato: "Sono contento di come si stanno sviluppando i lavori nell'aula consiliare, perché c'è qualcuno che magari con esperienza ha lavorato per raggiungere questo obiettivo, cioè gli equilibri nell'area. E perché ognuno ritornasse nel proprio alveolo. Finalmente adesso c'è un centrodestra, c'è un centrosinistra, e possiamo confrontarci ad armi pari nell'aula consiliare. Ho fatto da pungolo ai colleghi del centrosinistra, e poi aspettato il momento ufficiale, quello del bando dei rifiuti, per cercare di fare ritornare Antonello Talerico in Forza Italia. Sulla nuova giunta non esprimo giudizi: quando io mi esprimo, lo faccio con giudizi politici. Mai rispetto alle persone, che sono tutte bravissime persone e grandi professionisti. Purtroppo, come i precedenti, anche questi falliranno. Infatti sono stato l'unico - ha sottolineato il consigliere comunale di Forza Italia - a non dare gli auguri perché so che qualcuno li ha mandati al massacro. Al massacro non per essere cattivo, perché non fa mai piacere vedere la propria città sprofondare. Non hanno l'esperienza maturata: io per capire come funziona la macchina burocratica c'ho messo 4 anni, cercando di apprendere da chi era in quell'aula prima di me i trucchi del mestiere, di imparare. Questi non avranno il tempo nemmeno di capire come funziona la macchina burocratica che si troveranno in grande difficoltà. Si confrontano giornalmente con dirigenti che sono da tanti anni all'interno di Palazzo De Nobili- Perché, se è vero che la parte politica ha grosse responsabilità in questa città, anche la parte amministrativa non può essere tagliata fuori dalle responsabilità di malgoverno della città. Soprattutto i nostri dirigenti, che sono forse i più pagati d'Italia, e raggiungono grosse cifre con gli obiettivi. Se la città è ridotta in questo stato, come mai i nostri dirigenti raggiungono ogni anno gli obiettivi prefissati?"
Intorno alla possibilità secondo la quale un errore del Sindaco potrebbe essere stato quello relativo alla conferma dei dirigenti comunali già presenti durante la giunta Abramo, Sergio Costanzo ha evidenziato come "il primo errore di Fiorita" sia stato "Proprio questo. Secondo me non era nemmeno convinto di poter vincere le elezioni. Perché prima conferma è stata la segretaria generale, persona squisita professionalmente e umanamente. Ma aveva governato con Abramo tanti anni. La discontinuità, per lui che aveva detto che avrebbe cambiato le cose in questa città, doveva iniziare proprio da lì. Niente contro la segretaria, cui mi lega un affetto personale e politico, però, se si volevano cambiare le cose, Fiorita doveva iniziare proprio da là. Poi ha fatto delle nomine, che sin dall'inizio si è visto che non fossero in grado di gestire un capoluogo di regione. Purtroppo lui ha voluto mantenere questi soggetti, che attraverso un bando si son guadagnati questa postazione. Però sicuramente non stanno dando i risultati sperati, e non penso che li otterranno, perché non li vedo preparati a gestire un capoluogo di regione. Soprattutto in settori nevralgici per la città, come la gestione del territorio".
Relativamente ai dissidi che ci furono con Antonello Talerico sul bando rifiuti, precedentemente alla nuova fase politica che si sta vivendo con la nuova giunta, Costanzo ha precisato come in quel momento quella fu "la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ma vi era stato un lavoro antecedente. Il pungolo giornaliero ai colleghi di centrosinistra, che definivo genuflessi a Talerico, aveva il senso di portarli a una saturazione massima di quell'esperienza. Però bisogna andare all'origine: l'errore fu nel 2022, quando in origine, sbagliando tutti e io per primo, abbiamo scelto un candidato che non aveva le caratteristiche del centrodestra. E questo lo abbiamo pagato sia in tornata elettorale, perdendo in modo chiaro le elezioni, e sia nell'aula in seguito. In aula si era costituito un incrocio ibrido, ed era innaturale l'idea che potesse continuare. Il bando dei rifiuti è stata solo una goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sia per far tornare Talerico nel centrodestra, in modo tale che questo fosse compatto come adesso. E sia per far tornare Donato, Parisi e Veraldi (Azione) nel loro alveo naturale che è quello del centrosinistra. Non vedo come uno scandalo questo loro ritorno in quell'area: hanno le caratteristiche umane e tecniche in grado di dare una mano a questa maggioranza".
Sergio Costanzo ha voluto far chiarezza: "Per me Donato è un avversario politico, gli scontri ci saranno. Oggi però mi scontro con un'ideologia diversa dalla mia, ci sono centrodestra e centrosinistra. Ognuno è tornato nel proprio alveolo. Oltretutto, se ci fosse un candidato a sindaco, e un progetto, si potrebbe già pensare a gennaio di mandare tutti quanti a casa. Sono contrario alle dimissioni e sono sempre stato contrario. Ma se c'è un sindaco capace che possa far bene alla città con un progetto valido, e risollevarla dal declino inesorabile in cui è caduta, si possono valutare sicuramente anche le dimissioni. Anche se secondo me le dimissioni dovrebbero essere quelle del sindaco, per ridare la parola alla città. Anche perché tutti parlano di dimissioni, però bisogna avere anche rispetto dei colleghi consiglieri che hanno fatto la campagna elettorale e tolto tempo alle loro famiglie. Mandarli a casa dopo due anni senza aver maturato quell'esperienza che io invece ho potuto maturare negli anni 2000 è sicuramente una cosa che io non concepisco, e non mi scaglierò mai contro i miei colleghi che non sono d'accordo con le dimissioni di massa del consiglio comunale". Dimissioni che però Costanzo ha firmato come atto simbolico: "E' stata una provocazione di chi sa che certe firme non arriveranno mai. Facendo questo discorso non intendo apparire come quello che vuole rimanere attaccato alla poltrona: non è assolutamente il mio caso. Se poi mi provocano, rispondo alle provocazioni".
Per quanto concerne il rischio che ci fu precedentemente alla formazione della nuova giunta, Costanzo ha affermato come comprenda chi abbia evitato questa possibilità. Perché "è sempre meglio il peggior politico, in questo caso Nicola Fiorita, che il miglior commissario". Nel recente consiglio comunale Costanzo ha evidenziato come un parente del Sindaco avrebbe minacciato un consigliere comunale: "Non è la prima volta che qualche familiare del sindaco si intromette nella gestione dell'amministrazione pubblica. C'è stata una riunione in un bar nei pressi del Comune: c'erano un consigliere comunale, un ex consigliere e un parente del sindaco. Un mio collega aveva saputo che ci fossero degli accordi per garantire l'appoggio in aula da parte di questo consigliere, in cambio di un importante incarico tecnico riguardante il porto di Catanzaro Lido. Niente di illegale, perché sono rapporti fiduciari, ma dal punto di vista etico e morale non si può accettare. Soprattutto da parte di chi aveva proposto in questa città il cambiamento rispetto al vecchio sistema Abramo. Il mio collega ha chiamato questo gruppo, sapendo di questa riunione, è stato preso a male parole, e la mattina dopo è stato chiamato dal parente del sindaco, minacciandolo che sarebbe venuto dal Comune a parlargli di persona". Relativamente all'identità di questo parente, Costanzo ha affermato che "tutti sanno che è il cognato del Sindaco. La cosa si è risolta perché il collega non ha voluto sporgere denuncia perché alla telefonata c'erano anche delle testimonianze di altri consiglieri comunali che erano presenti in quel momento in commissione. Speriamo che le cose si risolvano sempre per il meglio, ma non sono sicuramente cose piacevoli da parte di chi aveva garantito il cambiamento di rotta in questa città. Naturalmente se l'incarico di cui ho detto fosse dato alla persona di cui ho già fatto nome e cognome sui social, mi rivolgerò alla procura della Repubblica, perché anche gli ordini professionali dovrebbero ribellarsi a questo sistema di dare incarichi agli amici degli amici".
Sergio Costanzo non avrebbe dato indicazioni al Sindaco sulla composizione della nuova giunta, perché "se avessi scelto io non avrei scelto questi ragazzi da mandare al massacro. Se avessi potuto dare un consiglio a Nicola Fiorita, gli avrei suggerito di rivolgersi agli ordini professionali di Catanzaro per farsi indicare le migliori figure per risollevare la città". E relativamente alle esternazioni che il neo assessore Costantino ha recentemente rilasciato in un video su instagram, parlando di una presenza nel primo consiglio comunale cui ha partecipato di "offese personali, atteggiamenti ostili e intimidatori che mortifica la parte di città" cui Costantino sente di appartenere, Costanzo ha affermato come l' assessore rappresenti "quelli che camminano col rolex. Fuori luogo è la sua affermazione, da parte di uno che arriva per la prima volta in un'aula consiliare, posto dove vi è gente che ha maturato tanta esperienza, guadagnandosi il posto attraverso il voto popolare, mentre non si sa come lui sia arrivato là. Non lo sappiamo e non lo vogliamo nemmeno sapere. Spero che lui dimostri che la parte di città che lui rappresenta dia anche risultati nel settore che lui dovrebbe rappresentare".
Sulla possibilità di un'influenza di Valerio Donato nella scelta di questo assessore, negata dal consigliere di Azione, Costanzo ha affermato come la "scelta di Costantino non è di Donato, ma una scelta personale del Sindaco. Molta altra gente ha rifiutato. Io ho sempre detto al Sindaco di scegliere gente di spessore: se fossi io sindaco non mi farei scavalcare dai partiti, perché sappiamo come la giunta sia stata fatta da Roma, con indicazioni dai partiti romani. Io non sarei sceso a compromessi con nessuno. E in aula avrei detto 'se in 17 persone ora avete gli attributi, mandatemi a casa'. Avrei fatto scelte per il bene della città. Così la città non andrà da nessuna parte. Ormai è un vivacchiare che ammazzerà la città continuamente. Per questo dico che il sindaco dovrebbe dimettersi e mandarci tutti a casa". Non ci sarebbero preferenze di tempi: "Nel centrodestra abbiamo Wanda Ferro, Filippo Pietropaolo, Filippo Mancuso, Amedeo Mormile, Marco Polimeni, Montuoro. Siamo strutturati per affrontare ogni elezione. Dobbiamo dire alla città cosa vogliamo fare, la gente è stanca e non va a più votare. Ci vuole tempo tecnico per scegliere il candidato migliore, e soprattutto il progetto migliore".
Sergio Costanzo ha pungolato nel tempo gli assessori all'ambiente: "Lo slogan di questa amministrazione è che non ci sono soldi e non hanno dipendenti. Cosa che con la pulizia e il decoro della città non c'entra nulla. Abbiamo un contratto in essere, quindi non ci vogliono più o meno soldi. Ma il problema è che gli assessori che si sono succeduti non hanno fatto rispettare il capitolato. All'assessore Irene Colosimo ho dato un consiglio: faccia rispettare il capitolato d'appalto e lei avrà fatto il lavoro che nessun altro ha fatto in questa città. Basta leggere il capitolato, farlo rispettare, e la città cambia volto. Noi paghiamo 1 mln di euro al mese, e questa città dovrebbe essere lucida. Perché nessuna amministrazione fa rispettare questo capitolato? Sia della Sieco, sia di altre aziende come Catanzaro Servizi oppure Calabria Verde che molte volte hanno dato dei rifermenti in merito". A questo proposito, Costanzo ha affermato come ritenga che il verde pubblico dovrebbe essere appunto affidato alla Catanzaro servizi. " La Catanzaro servizi non può solo dare personale al Comune, ma deve dare dei servizi remunerativi che possano coprire le spese. Mi sono già battuto sull'assegnazione dei pontili, per affidarli alla Catanzaro Servizi. La maggior parte dei servizi le dovrebbero essere affidati secondo me, perché è una compartecipata importante che ha bisogno di risorse".
Sulle varie questioni cittadine, Costanzo ha sottolineato come "finalmente l'iter burocratico di Via Carlo V è completato. Da giorno 7 qualsiasi giorno è buono per iniziare i lavori". Sul parcheggio del politeama invece "è tutto fermo, perché malgrado questa amministrazione abbia detto l'anno scorso in pompa magna di riaprire la parte del politeama, si è visto che in un anno e mezzo non ha riattivato nemmeno un ascensore. Quindi non ho speranze che la situazione possa migliorare onestamente, anche se io farei un bando e lo affiderei a privati esterni perché sappiamo che l'amministrazione comunale non riuscirà mai a riaprire. Spero di sbagliarmi, non vorrei dire solo cose negative. Però purtroppo il ruolo mi obbliga: devo denunciare le mancanze dell'amministrazione comunale". Sui lavori sul lungomare, il collegamento tra i due lungomari, invece "c'è stato un errore di progettazione da parte del Comune. E' arrivato il finanziamento per unirli. Ma là ci sono due problemi perché hanno scoperto, durante i lavori, che c'è un sistema fognario che chiude proprio in quel punto, e quindi ci sono degli impianti Enel che purtroppo non possono essere spostati. Quindi bisogna rimodulare il progetto, e spostare i piloni, perché nel punto dove era stato progettato in questo momento non si possono installare. Qualcuno si è chiesto come mai la ditta abbia tolto anche i mezzi: perché per fare i nuovi lavori ci vogliono nuove attrezzature, diverse da quelle previste precedentemente. Speriamo che il Comune si muova in breve tempo e che il progettista possa trovare le soluzioni per completare quest'opera di importanza fondamentale".
"La funicolare ha un problema. E' stata fatta la richiesta di un finanziamento alla regione Calabria, ma questo finanziamento non arriverà a breve. Questa richiesta rientra in una richiesta di tutta la Calabria per la messa in sicurezza e la manutenzione di tutte quante le strutture di trasporto pubblico urbano. Mi chiedo perché chiuderla e aspettare l'ultimo momento per questa manutenzione quinquennale? La domanda è questa. I tempi chi li ha stabiliti? Non si poteva fare prima, mentre era in funzione, e poi avere il tempo di recuperare dei fondi per poter metterla in sicurezza e riavviare?" Sergio Costanzo ha evidenziato come sarebbero stati persi "finanziamenti, da parte di questa giunta, di finanziamenti che riguardano la viabilità del quartiere Lido. Non si sa che fine faranno le dune di Giovino. Rischiamo di perdere il milione dello stadio, perché hanno aspettato due anni per poter bandire una gara che, anche questa, è dubbia. Se hai avuto due anni, perché mettere a rischio un milione di euro che è importante?"
Sul teatro Masciari, ancora, Costanzo ha evidenziato come "non sappiamo ancora nulla perché non abbiamo le carte. Attiveremo le nostre commissioni per attivarsi. E faccio anche gli auguri alla collega Alessandra Lobello per attivarsi e vedere quale sia la situazione". Per quanto concerne il completamento del porto "aspettiamo che vangano dati questi incarichi agli amici degli amici, per vedere se riusciremo ad avere un porto in questa città. In questi giorni è stato presentato il progetto di Soverato. Non vorrei che completassero prima l'opera di Soverato, partita cinquant'anni dopo rispetto alla nostra, che quella di Catanzaro. Niente contro Soverato, e ci mancherebbe altro, perché la Calabria è tutta una".
Sergio Costanzo si è soffermato anche sulla vicenda relativa al Cinema Orso, "una pagina oscura di questa amministrazione. La palla è passata ad altri organi (Consiglio di Stato ndr.), che decideranno il futuro di questa struttura". Per quanto concerne le strade catanzaresi, Costanzo ha affermato come "l'anno scorso sulla viabilità abbiamo speso 1 mln di euro, e gli uffici non ci spiegano ancora come siano stati spesi. C'è incapacità politica... Al Comune c'è un sistema di dittatura perché qualunque dipendente comunale si permette di scrivere contro l'amministrazione pubblica viene richiamato per rapporti disciplinari. E' successo più volte, nell'ultimo mese, giù con tre dipendenti comunali. Non è possibile perché io per primo all'amministrazione Abramo l'ho massacrata. Ma anche i dipendenti erano liberi di poter esprimere il proprio pensiero. Abramo era considerato come un Podestà. Oggi ci ritroviamo quelli che dovrebbero battersi per la democrazia, per difendere l'art. 21 della Costituzione, e invece c'è un regime perché sanno che hanno tutta la città contro di loro. E' veramente vergognoso. In questa città non si può esprimere il proprio pensiero. Soprattutto i dipendenti comunali".
"Chi comanda al Comune? - si è chiesto provocatoriamente Costanzo, riferendosi al tema della trasmissione di stasera - Sicuramente non comanda chi dovrebbe comandare, cioè Nicola Fiorita. In una battuta potrei dire che prima comandava Talerico, e da oggi comanderà Donato. Ma chi comanda davvero sono i dirigenti, che, con la loro esperienza, approfittano dell'assenza della parte politica, degli assessori. Comanda il Pd romano. Sono state assecondate dal Pd locale, che si è dimostrato debole, le richieste che venivano da Roma".
Cenno anche sulla rotazione dei dirigenti:" E' parziale. Fanno la rotazione dove conviene a loro. Ma non dove si gestiscono veramente gli appalti più importanti. I dirigenti devono ruotare tutti, lo prevede la legge anticorruzione, per evitare incrostazioni con le ditte private. Invece qua buttano fumo negli occhi dicendo che si son cambiate le cose rispetto alla precedente amministrazione, mentre invece poi ci accorgiamo che chi deve stare al suo posto. E torniamo sempre al discorso degli incarichi di cui si è parlato prima, relativamente al porto, e agli amici degli amici".
Meglio Abramo o Fiorita? Costanzo così ha risposto: "Con Abramo mi sono veramente ammazzato, ci siamo visti anche in aula di tribunale. Però amministrativamente non c'è paragone: Abramo era molto migliore di Fiorita. Fiorita è troppo buono, cerca sempre di tenere tutti contenti: questo non è possibile. Un buono non è autorevole. Avrei preferito mille volte di più a Donato, anche se non condivido la sua linea politica. Però la cazzimma di Donato, per un capoluogo di Regione, avrebbe portato risultati migliori di quelli di oggi. Fiorita ha il terrore di confrontarsi con Abramo: se ogni giorno dici che questo ti ha lasciato un disastro, quale occasione migliore per confrontarsi, ad esempio in questa trasmissione? Invece si fanno gli slogan, si fanno le battute, e poi si evita il confronto perché c'è terrore. Fiorita cerca sempre di evitare di litigare: non si schiera mai, e questo non è un bene. Abramo è discutibile da un punto di vista politico, tante scelte non le ho condivise. Ma con Abramo le mie maggiori liti sono state sull'ordinario. Bisogna garantire l'ordinario nella città: se si riesce a far questo la città è bellissima. Ho chiesto a Donato di cambiare i regolamenti, che sono vetusti. Bisogna iniziare a parlare di piano di viabilità, di piano parcheggi, in modo tale che si abbiano dei piani su cui lavorare. Ma non ci sono condizioni, non ci sono le basi".
Sull'università: "Catanzaro in questo momento ha 3 iatture: Fiorita, Cuda e Caserta. Ma mentre su Caserta ho speranza che le cose possano cambiare, sugli altri due non penso che le cose che cambieranno. E la verità è che dopo Salvatore Venuta questa città è stata sfortunata, Gli altri rettori hanno svenduto l'università, e mi riferisco a Quattrone, De Sarro e Cuda. Non hanno niente a che vedere con Venuta. Siamo a tutti gli ultimi posti degli indici di gradimento. E mi dispiace che i ragazzi, che dovrebbero difendere la loro università per primi, si prestino al ricatto di questi soggetti. Hanno tolto sociologia dal centro di Catanzaro, e ora Cuda ha garantito che porterà 400 persone, nuovi studenti, nel centro storico? Speriamo. Compito dell'amministrazione comunale è garantire quei servizi che sono richiesti. Prima opera di Donato è stata quella di far mettere la navetta dall'università a Catanzaro: cosa molto importante. Anche se a livello di trasporti noi speriamo tutti nella metropolitana, sperando che possa essere il futuro di questa città".
Sulla metropolitana appunto Sergio Costanzo ha affermato che "i lavori stanno procedendo, anche se lentamente. L'opera sarà completata, sono stati trovati i fondi regionali. E una volta completata l'opera ci saranno le spese di manutenzione e gestione. Tutta la mobilità urbana si gioca su quella importante infrastruttura".
Ancora qualche considerazione sul Sindaco: "Fiorita mi ha deluso perché, quando abbiamo fatto battaglie insieme contro Abramo, sapeva dove sarebbe dovuto intervenire per cambiare la fisionomia di questa casa comunale, di questa burocrazia. E non l'ha fatto, per questo sono deluso. Mi legano a Nicola Fiorita un affetto personale, e ne ho stima, perché so che è una bravissima ed onesta persona. Però molte volte si lascia influenzare da fattori esterni. E un Sindaco di un capoluogo di regione non può essere influenzabile dall'esterno. Deve essere lui a decidere. Anche Abramo, fosse stato solo, avrebbe fatto meglio di quanto ha potuto fare nei 20 anni. Ma non era libero. Fiorita, diversamente da Abramo, dovrebbe essere libero e potere fare certe scelte, scelte impopolari. E rompere il sistema. Invece si è appiattito, si è chiuso nel palazzo: non va più nei quartieri. Non va più a Viale Isonzo, non va più all'Aranceto, non va più al Corvo, non va più a Pistoia. Questa è una mancanza da parte di un sindaco di sinistra. La situazione in quei quartieri è peggiorata rispetto a prima. La gente è sempre più delusa e abbandonata".
Consiglio alla nuova amministrazione: "Deve concentrarsi sull'ordinario, e soprattutto sulla gente rimasta indietro. Bisogna stare vicino a persone che vivono difficoltà economiche e sociali. Ma non con le parole: con i fatti. Non facendo gli slogan".
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