"Nell’ultimo incontro del 18 u.s. tra i vertici di AMC Catanzaro e le Segreterie Regionali del OO.SS. del TPL si è discusso della richiesta avanzata da parte dell’Azienda di prorogare la permanenza dei lavoratori nel Fondo Bilaterale per ulteriori 9 settimane". E' quanto scrivono in una nota che riportiamo fedelmente Salvatore Scalzi FIT-CISL, Massimo Chiarella e Benedetto Cassala della UIL TRASPORTI, e Giovanni Marullo della Slm Fast
"Dopo ampia e articolata discussione, le OO.SS. Fit-Cisl UILT Fast a seguito di una serie di considerazioni sotto elencate e di proposte alternative fatte, vista la reiterata richiesta aziendale di prosecuzione dell’adesione dei lavoratori nel Fondo, hanno deciso di non sottoscrivere alcun accordo in questa direzione in quanto ritenuto inutile e dannoso per i lavoratori per i motivi che seguono:
1. In un momento in cui il nostro Paese e quindi anche la nostra Città si avvia faticosamente verso la tanto auspicata normalità, i servizi di trasporto pubblico devono essere potenziati e non smantellati, quindi, semmai, vi è bisogno di una maggiore forza lavoro per come sta avvenendo anche nelle altre Città e non certo del Fondo Bilaterale, già utilizzato per 9 settimane;
2. E’ nostra convinzione che in questo momento le Aziende di TPL come AMC, debbano cogliere questa occasione per ridarsi un nuovo piano organizzativo dei servizi coinvolgendo la proprietà pubblica, affinchè si predispongano i futuri servizi alla luce delle normative che impongono nuove misure di sicurezza sia per il personale che per gli utenti, così come dettato dai protocolli nazionali sulla sicurezza del lavoro e i protocolli sanitari che riguardano i
cittadini/utenti;
3. Le misure economiche e finanziarie che riguardano il settore del TPL varate dal Governo, consentono alle Aziende di intascare i corrispettivi liquidati dello Stato alle Regioni e da quest’ultime alle Aziende di TPL al 100%, senza subire alcuna riduzione per i mancati servizi erogati ai cittadini in questo periodo di lockdoun; a questo proposito chiariamo che essendo i lavoratori pagati con assegno del Fondo Bilaterale INPS, i corrispettivi erogati delle Regioni e trasferiti alle Aziende TPL sono risorse , che arrivano nelle casse aziendali;
4. Inoltre altre risorse sono previste nell’ultimo Decreto “Rilancio” che ha stabilito il ristoro dei mancati introiti dovuti per la perdita delle tariffe applicate per la bigliettazione, ed altre ancora che riguardano misure comunque agevolative nei confronti delle Aziende di TPL ;
5. Poi vi sono tutta una serie di costi aziendali variabili, come gasolio, manutenzione mezzi, gomme, ecc., ecc…, che essendo gli autobus fermi, non sono stati spesi e quindi sono importi rilevanti di economie che l’azienda ha conservato nelle proprie casse;
6. le OO.SS. hanno invitato l’Azienda a predisporre i programmi estivi anche in ragione della possibile modifica dell’ordinanza n.9 che stabiliva un decurtamento dei servizi al 70%, per cui è necessario conoscere le decisioni da parte della Regione Calabria che Sembrerebbero orientate al ripristino del 50-70% quasi alla totalità del servizio estivo.
7. E’ necessario evidenziare inoltre, che il perdurare del distanziamento sociale e dell’uso dei dpi a bordo degli autobus per gli utenti, rende necessario predisporre opportune forme di controllo con piu’ forza lavoro, in particolare laddove il numero dell’utenza potrebbe essere superiore ai posti consentiti su ogni singolo autobus. L’organizzazione del lavoro suggerita potrebbe richiedere ulteriori servizi di sostegno “corse bis o ter” in ragione del distanziamento sociale.
8. Tra l’altro con l’emanazione di un nuovo decreto da parte della Regione Calabria che a giorni dovrebbe essere emanata consentirebbe al personale non utilizzato sui turni di servizio di godere dei periodi di ferie e congedo arretrati,per come prevede la legge, in questo modo l’Azienda può pianificare al meglio le proprie attività, senza danneggiare ulteriormente i lavoratori e l’utenza che chiede a gran voce il rispristino del servizio pubblico di trasporto, pagato dai contribuenti cittadini italiani.
Questi sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto responsabilmente e senso del dovere queste OO.SS. a non firmare
alcun accordo di proroga per la prosecuzione del Fondo Bilaterale, anche perché non se ne comprende la necessità,
considerato che a livello nazionale le OO.SS. di settore stanno firmando accordi per uscire dal fondo per utilizzare il
personale in altre mansioni ritenute necessarie ai fini del COVID-19. Con rammarico e senza possibilità di ulteriore confronto le scriventi non hanno sottoscritto la proposta aziendale e pertanto si è redatto un esame congiunto con esito negativo. In data 20 Maggio c.m la Società ha comunicato alle OO.SS il verbale con la dichiarazione aziendale di esame congiunto negativo, “dichiarando che la stessa avrebbe proceduto in altre misure come previsto dal CCNL di categoria”, senza specificare a quali norme si riferisse.
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