Cambiare registro perché la gestione del Comune di Catanzaro è sfuggita di mano. Dopo le polemiche delle ultime ore, Forza Italia prende una posizione ufficiale non lesinando bordate agli alleati di centrodestra. La nota è firmata dai sei consiglieri Levato Luigi, Amendola Andrea, Celi Carlotta, Costanzo Manuela, Gallo Roberta, Procopi Giulia e i quattro assessori in Giunta Ivan Cardamone, Lea Concolino, Modestina Migliaccio, Alessio Sculco.
"Forza Italia, come partito che ha guidato vittoriosamente le campagne elettorali al Comune e alla Provincia, sente la responsabilità di segnalare al centrodestra il rischio di un progressivo scollamento con la gente e i suoi bisogni. Una responsabilità che non viene richiesta alle liste civiche che, per la loro natura, sono percepite dall’opinione pubblica come soggetti politici non catalogabili rigorosamente con uno schieramento.
Se fallisce il centrodestra al Comune di Catanzaro fallisce il progetto di rinnovamento generazionale della nostra città promosso da Forza Italia, che ha portato tra l’altro all’interno dell’aula rossa ben quattro donne, fatto storico per la città.
Per queste ragioni, e tante altre che occorrerà fare emergere, Forza Italia ha deciso di interrogarsi sul perché il governo cittadino, nonostante i contributi di grande responsabilità, dedizione e qualità che vengono dai rappresentanti in seno all’Amministrazione, non riesce a tradurre in fiducia il proprio operato. I cittadini guardano con grande diffidenza il governo locale. Inviteremo a questa pacata riflessione tutte le forze politiche e civiche che dimostrano di avere a cuore le sorti della città.
La coalizione di centrodestra si appresta a vivere una fase strategica, nell’imminenza della competizione regionale, che rappresenterà un’eccezionale occasione per il rilancio definitivo del ruolo del Capoluogo di regione.
Forza Italia chiederà agli alleati del centrodestra di avviare anche una fase di riflessione sul dopo Abramo. Un sindaco che, con le sue caratteristiche di imprenditore, ha contrassegnando un’epoca e che ha lasciato un segno positivo nel governo della città, godendo di una piena autonomia dalle stesse forze politiche che lo hanno proposto e sostenuto sia nella corsa al governo cittadino che a quello provinciale. Senza Forza Italia il centrodestra non avrebbe conquistato né la città di Catanzaro né tantomeno la Provincia, sia per l’organizzazione messa a disposizione sia per l’apparato ed i risultati elettorali conseguiti.
Il problema di corso Mazzini è solo la prima di varie questioni che ci impongono tale riflessione. Abbiamo segnalato, anche attraverso una telefonata sms e foto del nostro coordinatore provinciale al sindaco, le nostre perplessità su quanto stava avvenendo attraverso l’installazione dei paletti su corso Mazzini e sul modo come veniva gestita l’operazione “inversione del senso di marcia”. Perplessità che sono state manifestate anche dai nostri rappresentanti anche in sede di Giunta e riunione dei Capigruppo, ricevendo puntualmente risposte di chiusura, a dimostrazione di una incapacità di ascolto. Solo le rimostranze di una parte di commercianti, accompagnati da esponenti del centrosinistra, hanno fatto desistere dalla isolata decisione.
Se tanti cittadini ci segnalano strade dissestate, guasti e non tempestivi o mancati interventi sulla illuminazione pubblica nonostante le reiterate segnalazioni, quartieri interi in cui non si interviene ormai da tempo per la normale pulizia e varia manutenzione ordinaria, qualcosa vorrà pure dire.
Sul piano politico diventa poi incomprensibile il ricorso a consulenti, sia pure a titolo gratuito, che si sono candidati contro la coalizione del centrodestra alle ultime elezioni e che persino al ballottaggio sono stati avversari irriducibili del nostro schieramento. Consulenti che, a prescindere dalle capacità professionali, dimostrano un particolare dinamismo nella gestione e che sicuramente non lavorano nell’interesse e con l’obiettivo di realizzare quel programma di governo uscito fuori dalla consultazione elettorale.
In definitiva, il centrodestra non può pagare un costo politico enorme per una gestione che, a livello comunale, sembra essere sfuggita di mano, dimostrandosi ben lontana dal proprio modello ideale di sviluppo individuato e condiviso all’inizio del percorso amministrativo.
Questa è la base di discussione che si intende avviare nei prossimi giorni. Su queste riflessioni ci sforzeremo per creare i presupposti per future coalizioni che dovranno mettere in campo progetti ambiziosi e innovativi, la cui esecuzione dovrà essere affidata a donne e uomini non solo professionalmente certificati, ma anche politicamente affidabili".
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