Franco Cimino: "Adesso, e da circa un’ora, cantanti della nostra Catanzaro. Un concerto, vero e proprio, a più voci, sul lungomare"

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images Franco Cimino: "Adesso, e da circa un’ora, cantanti della nostra Catanzaro. Un concerto, vero e proprio, a più voci, sul lungomare"
Franco Cimino
  20 agosto 2022 23:11

di FRANCO CIMINO

Adesso , e da circa un’ora, cantanti della nostra Catanzaro. Cesare Mauro, che abita a Marina, Ezio Sangiuliano, che abita a Catanzaro, Pino Lamberti, artisti a tempo pieno e in tutto il loro tempo. E Mario Narciso di Piano Casa. Lui di mestiere fa anche il meccanico, presso la sua officina sita alle porte della Città.

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Accompagnati dal Sax straordinario di Luigi Cimino, marinoto di Cropani, e dalle loro basi, stanno esibendosi in un repertorio magico, le canzoni degli anni sessanta/settanta. Sono bravissimi, uno più dell’altro. Un concerto, vero e proprio, a più voci, sul lungomare, tra la parte storica e quella nuova. A due passi dal porto e del corso principale. Lo spazio, troppo stretto e obbligato al passaggio, non è dei migliori, ma è solo lì che avrebbero potuto ricavare l’elettricità necessaria agli impianti. Stanno facendo tutto da soli. Niente soldi, nessun guadagno. Nessun biglietto da staccare. Solo la loro arte straordinaria e il loro cuore amante, la musica e la Città. E questo mare. Questo mare …questo mare senza aggettivazioni. Questo nostro mare carezzato dal vento buono di Catanzaro. Insieme creano, tra le note musicali e le voci, una melodia aggiuntiva. Tutto crea quell’atmosfera da sogno che ti porta altrove. Dove ci sono i tuoi ricordi, le tue speranze fanciulle.

E quell’amore acerbo e tenero che non cogliesti mai. Eppure sempre ritorna a farti sentire più forte l’Amore amato. Chiamatela nostalgia, ché essa non è dolore di un tempo che non tornerà, ma carezza dell’anima, che ancora sospira. E loro, Cesare, Pino, Ezio, Mario, Luigi, non chiamatela artisti di strada , per quanto magnifici questi artisti siano. Chiamateli artisti della strada. La nostra, quella lunga di tante generazioni che hanno vissuto in grande.

E sognano ancora. Sarebbe bello, e anche da qui lo propongo, che la nuova Amministrazione Comunale utilizzasse loro e i tanti altri altri grandi artisti catanzaresi ( sono molti, di diverse generazioni, per tutti i generi, anche attoriali e teatrali, compagnie e scuole teatrali comprese), per la prossima intensa completa programmazione per eventi della cultura( e cultura locale) e dello spettacolo. Non solo per l’estate. Non solo per Marina. Ma per tutto l’anno. E in tutti i quartieri della Città. Centro storico, innanzitutto. Che deve essere vissuto e respirato, anche da chi, con semplicità personale e grandezza artistica, fa umilmente parte della nostra storia. E la esalta! Ps: man mano che la gente si fermasse, avendo compreso che qui si stanno facendo grandi cose, una coppia forestiera, di mezza età, si ferma e mi domanda dove potesse fare il biglietto. “Signori, non si paga nulla. È tutto gratis. Sono nostri artisti. Offre il cuore generoso di Catanzaro, la Città più bella del mondo.” Tempo della mia risposta è parte il twist dalla voce di Ezio. E anche loro si mettono a ballare. Ho ballato anch’io con il mio ginocchio alla Paolo Rossi. Che serata ragazzi. Che serata!

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