Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna, in Appello l'allevatore e il figlio condannati a 20 anni

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna, in Appello l'allevatore e il figlio condannati a  20 anni

Joselito e Michael Marras sono accusati di aver ucciso i fratelli calabresi Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, il 9 febbraio 2020 nelle campagne di Dolianova

  01 aprile 2022 18:01

di TERESA ALOI

Constatata l' assenza di avvocati costituiti per legittimi impedimenti, l'udienza dedicata alla discussione della Procura e dei difensori slitta al prossimo 5 maggio con continuazione al 13 maggio. Si è incardinato davanti alla  Corte d'assise di appello di Cagliari (Presidente: Paolo Costa)  l'udienza a carico di Joselito e Michael Marras, padre e figlio di 54 e 29 anni di Dolianova,  condannati in primo grado a 20 anni di reclusione ciascuno e oltre a 5 anni di sorveglianza per l'omicidio dei fratelli calabresi Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, uccisi il 9 febbraio 2020 nelle campagne di Dolianova. 

Banner

Assente in aula Stefano Mura, 44enne di Dolianova, che in primo grado era stato condannato a due anni di reclusione, accusato di favoreggiamento per un coltello ritrovato nei pressi del luogo del delitto.

Banner

Presenti in aula, le sorelle delle vittime, i loro mariti e Luana Piano (compagna di Massimiliano Mirabello). Per le parti civili  era presente l'avvocato Gianfrancesco Piscitelli anche in sostituzione dei co-difensori avvocati Sorbilli, Alessandrini, Spada e Pizarri assenti per impedimento. Anche i principali difensori degli imputati, gli avvocati Rovelli, Monni e Trullu erano assenti per impedimento mentre era in aula l'avvocato Doriana Perra, difensore di Stefano Mura.

Banner

Era il 9 febbraio 2020 quando  Davide e Massimiliano, con moglie e figli, pranzano con alcuni amici nella casa di campagna. Finito di mangiare Davide esce per accompagnare il nipote da amici e rientra poi a casa. E' in un ultimo tratto di strada  che si imbatte in Joselito Marras e nel  figlio Michael, al rientro dal pascolo del gregge. Davide discute con padre e figlio, rientra a casa, chiama il fratello e insieme ripartono subito a bordo della loro Polo: con ogni probabilità  volevano chiarire. A casa, lì, a Dolianova non rientreranno più. 

Giorni e giorni di ricerche, notte e giorno .  Le sorelle di Davide e Massimiliano, assistite dall'avvocato Gianfrancesco Piscitelli, non si arresero. Un appello dietro l'altro a "chi sapeva qualcosa". Volevano riportarli a casa. Volevano i loro corpi. Per riabbracciarli un'ultima volta. E i loro corpi,  erano lì in località Funtana Pirastu, nascosti nella fitta vegetazione della zona, poco lontano da una strada che si ricongiunge con quella dove fu ritrovata, incendiata, la loro auto. Verranno ritrovati  nelle campagne di Dolianova  poco meno di due mesi dopo la loro scomparsa, il 3 aprile 2020. Abbandonati,  mortificati dagli animali selvaggi.   

LEGGI ANCHE QUI. Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna. L'allevatore e il figlio condannati a 20 anni

LEGGI ANCHE QUI. Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna. La sorella Eleonora: "Ora ridateci i loro corpi" (VIDEO MESSAGGIO)

LEGGI ANCHE. Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna: a Davide una fucilata al collo, a Massimiliano un colpo in testa. Poi lasciati in pasto ai cinghiali

LEGGI ANCHE QUI. Delitto dei fratelli vibonesi: la Procura di Cagliari chiede il processo per tre indagati (I NOMI)

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner