Il 'core business' criminale era legato principalmente alla commissione di reati tributari, con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, con una costante crescita dei cosiddetti “utilizzatori”, coinvolti nell’articolato sistema di frode fiscale; l’organizzazione risulta inoltre aver gestito un imponente giro d’affari nel settore delle prestazioni di servizi, quali cantieristica e manutenzione di macchinari industriali e pulizie, oltre che nel settore del noleggio di autovetture e di commercio all’ingrosso.
Sono 81 le imprese di tutta Italia coinvolte nell'operazione 'Minefield" coordinata dalla procura di Reggio Emilia diretta da Gaetano Calogero Paci, che vede in totale 108 indagati, di cui 26 facenti parte di un’associazione a delinquere tra Emilia, Calabria, Campania, Toscana, Lazio, Lombardia, Marche e Veneto
In campo, dall'alba di oggi, per la notifica dei provvedimenti, 350 militari tra Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia e di altri Reparti, nonché del Servizio Centrale Investigativo sulla Criminalità Organizzata (SCICO) e militari dell’Arma dei Carabinieri del locale Comando Provinciale.
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