“Troviamo questa iniziativa di ‘arruolare’ un esercito di assistenti civici un’iniziativa assolutamente pericolosa e incauta, nonché molto poco seria sul piano tecnico operativo. La definiamo senza timore una buffonata sul piano della sicurezza, che creerà rischi e che graverà, intralciandolo spesso, sul lavoro delle forze dell’ordine. La sicurezza è una cosa seria, e quando si azzardano provvedimenti in questa materia è indispensabile il confronto con i professionisti che fanno questo per lavoro”.
E’ quanto afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, sulla scelta di utilizzare 60.000 volontari, cosiddetti assistenti civici, nei Comuni perché vigilino sul rispetto delle norme del distanziamento sociale nella fase 2 dell’emergenza coronavirus.
“Si tratta di persone totalmente sprovviste di qualsivoglia conoscenza in tema di controllo sul rispetto di norme – aggiunge Mazzetti –, che oltre tutto non hanno idea di come e quando intervenire su questioni così delicate in tema di sicurezza e non sanno come operare in pubblico. Già prevediamo liti, risse e Dio solo sa quali scontri fra controllori e controllati, per non parlare del fatto che si scateneranno centinaia di migliaia di chiamate alle Forze dell’ordine per i più disparati motivi. E’ totalmente ridicolo. La vigilanza sociale si applica solo sui propri familiari, congiunti e amici con cui si può interagire per raccomandare il rispetto delle regole. Gli interventi pubblici sono e restano di chi è preposto a svolgere questo lavoro, come già fanno egregiamente migliaia di donne e uomini in divisa. Se poi il Governo ritiene che gli operatori della sicurezza non siano abbastanza, allora ne assuma molti di più, come già sarebbe stato necessario fare anche prima dell’emergenza, come chiediamo da sempre, e come ora è indispensabile più che mai”.
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