di FRANCO PETRAMALA
"D’accordo, l’Omelia dell’Arcivescovo di Milano non è stata occasione di riflessione politica e quindi rimaniamo nell’alveo del consentito dalla occasione dei funerali.
Mi ha colpito il primo punto perché se invece di Berlusconi si fosse trattato di Francesco d’Assisi o di Francesco di Paola, perfino il senso ed il sentimento, sarebbero stati appropriati. Ritengo tuttavia che il tono degli altri punti sia più appropriatamente di carattere calvinista. Ma che importa tutto ciò? Piuttosto, non vedo scandalo o inappropriatezza nel linguaggio della Omelia dell’Arcivescovo, successore di Montini, Martini, Tettamanzi, Scola. Si entra oggi in un ascensore e molto spesso succede che pigiamo un bottone qualunque per salire, non importa a quale piano si fermerà. Succede in ogni dove, perché non dovrebbe succedere anche nella Chiesa? Tuttavia una parolina è mancata, Carità, proprio quella esposta sul saio di Francesco di Paola e questo invece fa la differenza!"
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736