"Che fine hanno fatto i fondi del bando sui Borghi della Calabria?". A chiederselo sono i consiglieri regionali Gianluca Gallo (capogruppo Cdl) e Fausto Orsomarso (Misto/FdI) "evidenziando - riporta una nota congiunta - anomalie e criticità che restituiscono alla vicenda i contorni del giallo". "La scadenza dei termini di presentazione delle istanze, originariamente fissata al 18 Luglio 2018 - sostengono i due esponenti del centrodestra - fu prorogata, anche dietro nostra richiesta, al successivo 18 settembre, per consentire una partecipazione quanto più ampia possibile. La Commissione valutatrice si è insediata solo cinque mesi dopo, a metà febbraio nel 2019. Eppure, in due sedute consumate nell'arco di appena una decina di giorni, le è stato possibile compiere l'istruttoria ed emettere il verdetto: pubblicizzati i nomi degli enti ammessi a finanziamento, senza alcun'altra spiegazione".
Per Gallo e Orsomarso "a far difetto, però, soprattutto la graduatoria finale. Quell'atto non è mai stato reso noto, al punto da indurre molti a dubitare della sua effettiva esistenza. Insomma, ad oggi non è dato sapere, con la forza dell'ufficialità, come si siano conclusi i lavori di valutazione, quali e quanti siano gli enti ammessi a finanziamento, in quale misura. Ciò però non ha impedito al presidente Oliverio, in piena estate, di convocare in pubblica assemblea sindaci da tutta la Calabria per portarli a conoscenza dell'avvenuto finanziamento dei progetti dagli stessi presentati. Una realtà che striderebbe però con le risultanze del lavoro della Commissione giudicatrice". "Risulta - sottolineano Gallo e Orsomarso - che la Commissione abbia ritenuto meritevoli di finanziamento una settantina di iniziative progettuali. Al contrario, Oliverio ha rappresentato agli amministratori precettati una situazione diversa, caratterizzata dalla volontà di premiare tutti con finanziamenti di identico importo. Le somme disponibili ammontavano a 100 milioni di euro. Ad usufruirne, a sentire il presidente della giunta regionale, sarebbero stati 359 enti. Ne vien fuori una media di finanziamento inferiore al minimo di 300.000 euro fissata nel bando stesso e, soprattutto, un contesto di progetti diversi e di importo differente premiati in egual modo e misura. Tuttavia, tale cornice non trova corrispondenza nell'operato della Commissione, le cui determinazioni sembrano al contrario essere state disattese dalla giunta regionale".
"In questi giorni diversi sindaci - sostengono ancora i due esponenti del centrodestra - stanno ricevendo, non si capisce bene da chi ed a che titolo visto che il bando è chiuso e la valutazione è stata effettuata, richieste di invio di schede progettuali aggiuntive, nuove o riformulate. A che pro? Forse per giustificare decisioni politiche diverse da quelle assunte ma sin qui non ancora formalizzate dalla Commissione? Sollecitiamo Oliverio ed i dirigenti della Regione interessati a fornire chiarimenti urgenti. Di certo v'è che i ritardi accumulati e le criticità riscontrate, riconducibili al maldestro non governo del presidente e della sua maggioranza di centrosinistra, sta penalizzando fortemente i Comuni calabresi, aggravando in un contesto sociale ed economico in cui, anche a causa della deficitaria programmazione regionale, il Pil cala e l'emigrazione cresce. Promuoveremo ogni iniziativa utile per evitare che un'importante occasione di crescita venga sacrificata sull'altare dell'eterna campagna elettorale avviata dal Pd ormai da più d'un anno".
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