"Continua, lenta e inesorabile, l'incertezza che attanaglia gli impianti di risalita di Lorica, affondando le speranze della Sila". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo della Cdl alla Regione, Gianluca Gallo. "Nel marzo del 2018 - sostiene Gallo - ebbe luogo l'inaugurazione solenne, a spese della Regione, con tanto di campioni olimpionici chiamati a tagliare il nastro di opere che, si disse, avrebbero rilanciato la Sila sul palcoscenico del turismo invernale. Adesso, però, dopo tanti indizi in tal senso, arriva anche la prova del bluff. Per i prossimi giorni, infatti, è in programma un incontro pubblico promosso dalla Filt Cgil. Unica e chiara la parola d'ordine: riaprire gli impianti di risalita di Lorica. Quando agli inizi del 2018 espressi a più riprese perplessità e critiche per il modus operandi della giunta regionale in ordine agli impianti sciistici delle due località silane diventai il bersaglio dei fedelissimi del governatore, che millantavano delle magnifiche e progressive sorti che i lavori in corso avrebbero regalato al comprensorio".
"Adesso, però, come lamentato prima dagli imprenditori lorichesi e poi dal sindacato - sottolinea il capogruppo della Cdl alla Regione - viene a galla la verità.La Cgil, giustamente, si sente in dovere di promuovere un dibattito con cittadini, albergatori, titolari di attività ricettive del territorio e di scuole di sci, preoccupata del fatto che in vista della prossima stagione invernale non vi siano certezze in ordine alla ripartenza degli impianti né sull'effettiva data della loro riapertura. Insomma, sebbene l'attuale giunta di centrosinistra abbia ereditato finanziamenti milionari per l'adeguamento e la modernizzazione degli impianti di risalita ed altre opere, il fallimento è evidente. Inevitabile, alla luce di ciò, l'invito alla giunta regionale ed al presidente Oliverio a voler spiegare, con la voce dell'ufficialità, quali siano le reali condizioni strutturali e di utilizzo degli impianti di risalita Lorica e degli impianti di innevamento artificiale di Camigliatello e perché, contrariamente agli annunci evidentemente disattesi, non si sia in grado di assicurare un'attenta programmazione in ordine alla gestione ed al funzionamento degli stessi, con gravi danni per l'immagine del comprensorio e le attività imprenditoriali dell'indotto"
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