"Geriatria? Per ora non si sta muovendo nulla". Ecco i posti letto attivabili al Policlinico

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La terapia intensiva del Policlinico
  27 ottobre 2020 18:05

di GABRIELE RUBINO

"Per il momento non si sta muovendo nulla". La voce autorevole arriva dal Policlinico di Catanzaro e si riferisce al reparto di Geriatria del Pugliese, con tanto di equipe medica e sanitaria. L'idea del commissario dei due ospedali del capoluogo Giuseppe Zuccatelli è stata per due volte bocciata, per iscritto, dal rettore dell'Umg Giovambattista De Sarro. Per il momento "si lavora con quello che si ha", fa sapere la fonte dell'azienda ospedaliero universitaria Mater Domini.

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Quello 'che si ha' serve per affrontare il contingente, cioè l'attuale gestione delle seconda ondata del Covid-19 il Policlinico ha attivato 8 posti per i degenti contagiati in Malattie Infettive al nono piano dell'edificio A. Con tutte le sistemazioni del caso i posti letto potranno arrivare al massimo a 10 (più difficile raggiungere quota 12 come originariamente previsto), più altri 10 in un secondo tempo sempre allo stesso piano. Durante la prima ondata il reparto Covid del Policlinico aveva attivato una trentina di posti letto però dislocati su tre piani dell'edificio A. Più che una scelta fu una contromisura estrema alla vicenda della struttura-focolaio di Chiaravalle centrale quando nei primi giorni di aprile fu imposto il trasferimento degli anziani, trasformando il reparto del Policlinico in una sorta di Rsa-Covid. Difficilmente potrà essere rispettata invece la recente ordinanza regionale, firmata del presidente facente funzioni Nino Spirlì e dal delegato regionale al Covid Antonio Belcastro, che stabiliva l'incremento del 20% dei posti letto di Terapia intensiva  (LEGGI QUI) secondo il piano di riorganizzazione approvato in estate da Cotticelli e poi avallato dal ministero. In questo frangente le postazioni disponili sono e restano 6. L'aumento, a una decina di posti, era fissato per il 3 novembre. Al Pugliese invece stanno un po' più larghi con i 31 posti letto di Malattie Infettive (confermati dal primario Lucio Cosco LEGGI QUI), mentre sui lavori per i 6 posti aggiuntivi di Terapia intensiva si sta attendendo la fine delle operazioni sulle montalettighe per adeguare gli spazi alla stazza (maggiore del normale) dei letti di Rianimazione.

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Che l'idea di trasferire a Germaneto il reparto di Geriatria non sia esattamente la più 'illuminata' e popolare della gestione Zuccatelli è convincimento diffuso. Fermo restando che ancora devono svolgersi le verifiche sull'idoneità strutturale e impiantistica dei locali dell'edificio C del Policlinico, da ambedue gli ambienti ospedalieri filtra un certo scetticismo sull'impuntatura del commissario straordinario. Una decisione peraltro maturata mentre il manager si trovava fuori regione, infatti manca da una settimana e mezzo e dovrebbe rientrare oggi. La mossa dell'ex Agenas finora è riuscita a spezzare il fragile e faticosamente raggiunto equilibrio con il rettore qualche settimana fa, dopo mesi di polemiche culminate nella battaglia estiva sull'atto di riorganizzazione dell'Aou Mater Domini. L'insistenza del commissario straordinario su un nervo scoperto come l'utilizzo per attività Covid dell'edificio C del Policlinico, che peraltro il rettore ha assicurato sarà concesso solo dopo la firma del nuovo Protocollo d'Intesa, ricorda il guanto di sfida lanciato quando c'era in ballo l'ipotesi di fare dell'ex Villa Bianca il centro Covid di riferimento dell'intera regione. Buona parte parte della politica e De Sarro si erano schierati per rivitalizzare la struttura nel quartiere di Mater Domini, mentre Zuccatelli puntava a occupare l'edificio C. Lo scenario cambiò e non si è mosso nulla. Né a Villa Bianca e né all'edificio C. Magari la stessa cosa accadrà per Geriatria. 

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