Girifalco. Rachele Ranieri contro la richiesta di costituzione del Comune al processo per estorsione mafiosa ai danni di zio e marito

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Rachele Ranieri
  15 settembre 2020 18:56

di RACHELE RANIERI*

La Filcams Cgil Calabria, segretario Giuseppe Valentino, lo scorso 23 luglio ha richiesto al Comune di Girifalco di costituirsi parte civile nel procedimento penale per estorsione aggravata dalla modalità mafiosa, contro mio marito Sandro Ielapi e mio zio Salvatore Conte.

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I due, residenti a Girifalco, sono attualmente detenuti, Ielapi in carcere, Conte ai domiciliari, dal 23 novembre 2019. In questi giorni di campagna elettorale, Valentino che è di Girifalco, come la sorella candidata in una delle liste, sta promuovendo via social una petizione on line per chiedere al Comune di costituirsi in giudizio. Tra le date del processo, il prossimo 21 settembre. 

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E chiedendo a tutte le forze politiche in campo di pronunciarsi sul merito della sua proposta. 

A tutto questo io dico Basta, i cittadini onesti di Girifalco non sono solo loro, quelli che credono di farsi belli, facendo campagna elettorale – accusa – sulle spalle di persone che fino al terzo grado di giudizio sono innocenti. La nostra Costituzione, la civiltà italiana direi, si basa sulla presunzione di innocenza.

E poi, si fregiano tutti di legalità a parole. E ricordo a qualcuno che l'archiviazione non è uguale all'assoluzione. Vorrei sapere  come mai, guarda caso, proprio adesso, che a Girifalco si vota per le comunali, qualcuno che, sempre guarda caso, ha dei familiari candidati, lancia questa petizione".

Con l’intento, malcelato, di farsi campagna elettorale sulla pelle di due persone, che, ripeto, sono innocenti fino a prova contraria. Invito, quindi, le forze politiche a dissociarsi da questo tentativo di strumentalizzazione elettorale.

 

                                                                        *Moglie di Sandro Ielapi e nipote di Salvatore Conte

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