"Esprimo la mia vicinanza al direttore dell'Avvenire di Calabria (LEGGI QUI), don Davide Imeneo, destinatario di una missiva dai caratteri intimidatori firmata da un movimento 'arcobaleno' e il cui rilievo non è degno di nota. Ma ci troviamo dinanzi ad un episodio che offende non solo la comunità cattolica che nelle pagine del periodico 'Avvenire' scorge una guida e un punto di riferimento al quale affidarsi, ma per l'intera collettività democratica stimolata al dibattito e alla riflessione rispetto alcuni argomenti che, a mio modesto avviso, dovrebbero essere imprescindibili nella vita di ciascuno di noi".
Lo afferma, in una nota, Giuseppe Neri, segretario questore del Consiglio regionale. "L'episodio sgradevole - prosegue Neri - è da ricollegare certamente all'editoriale di don Davide di lunedì scorso, con il quale intendeva sollecitare un dibattito ed un approfondimento su alcuni temi di politica sociale, con il sindaco Giuseppe Falcomatà, a seguito della sua presenza al Gay Pride locale. Temi dal mio punto di vista, di ordinaria attualità e di straordinaria importanza, che non hanno neanche minimamente sfruttato frasi o insinuazioni discriminatorie verso le persone omosessuali, né tantomeno verso i promotori del Gay Pride reggino".
A suo avviso, "l'intervento del direttore Imeneo era riferito alla mancanza di taluni servizi minimi per giovani e 'famiglie', e per i quali si attendono posizioni sulle politiche sociali della città di Reggio. Dunque un passaggio che non aveva ad oggetto un orientamento sulle diverse sessualità ma la necessità di riconoscere tutti i diritti che agevolino la vita sociale dei cittadini a prescindere da tutto"
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