di GIUSEPPE SILIPO
Sabato mattina, la bella giornata di sole, la mite temperatura e un vento che alle nostre latitudini poteva essere paragonato ad una leggera brezzolina, incoraggiano ad una passeggiata con i nostri cari nipotini. La meta doveva essere il Parco della Biodiversità ma, essendo a conoscenza dei lavori in corso, optiamo per un giretto in Villa Margherita che, per quanto mi riguarda, non è una seconda scelta rispetto al Parco, anzi.
E si, perché essendo nato e cresciuto in quel perimetro che va da Montecorvino a Piazza Italia, l'antico polmone verde cittadino era per me, studente universitario, un appuntamento quotidiano dove andare, appena finito di studiare, a sfogliare i quotidiani nella biblioteca comunale. Mi accoglieva il tenero sorriso della Signorina Toraldo, custode del Museo Numismatico ubicato all'interno della Villa, e poco dopo ci s'imbatteva nello storico venditore di noccioline. C'era il calendario fatto di pigne, e i laghetti dove stagnavano parere e candidi cigni. Per me, Villa Margherita, resta uno scrigno di ricordi d'infanzia che mai potrò cancellare dalla mia mente.
Oggi, purtroppo, lo scenario non è più lo stesso. Faccio fatica a scrivere tutte le situazioni di abbandono e di degrado che ho visto. Le foto, che allego, penso siano la migliore testimonianza dello stato in cui versa questo splendido posto. Panchine rotte, sanpietrini mancanti che costituiscono un vero pericolo per bambini e anziani, laghetti prosciugati (questa volta non per colpa della Sorical) dove si scorge qua e la qualche bottiglietta d'acqua vuota buttata non si sa da chi.
Insomma, un vero e proprio scempio che mi ha provocato tanta tristezza ma anche tanta rabbia. Solo il pensiero che poche città possano vantare un giardino così bello nel pieno centro storico, fa ancora di più crescere il malessere per una politica che non riesce ad avere rispetto nemmeno per questi luoghi storici che in altre realtà, sono salvaguardati. Eppure si sono persi i conti di quanti fondi comunitari si sono spesi per diversi interventi. Ma il limite delle nostre Amministrazioni (di qualsiasi colore politico) da sempre è la manutenzione, e non solo del verde pubblico.
L'ultima ferita però me l'ha inferta il mio caro nipotino Daniele che, dall'inconsapevolezza dei sui quattro anni mi guarda e mi sussurra: nonno però il Parco della Biodiversità è più bello. Gli sorrido teneramente senza rispondergli. Penso che in fondo non abbia tutti i torti. Anche se, per me, Villa Margherita resta l'ineguagliabile, insostituibile parco di Catanzaro.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736