di FRANCESCO IULIANO
Ha incontrato i rappresentanti del mondo scolastico, universitario, professionale e dell’associazionismo, la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, candidata alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo dell’8 e 9 giugno prossimi.
Un incontro - confronto allestito nella sala conferenze dell’Hotel Guglielmo di Catanzaro, moderato dal dirigente scolastico dell’ISS Petrucci - Ferraris - Maresca di Catanzaro, Elisabetta Zaccone,
“La politica, ma soprattutto l'Europa - ha commentato Giusi Princi - può fare tanto per queste categorie perché non dimentichiamo che il 75per cento della legislazione nostra è di derivazione europea.
Per quanto riguarda la mia candidatura, ringrazio il partito di Forza Italia che mi ha fortemente voluto. Quelli del Partito popolare europeo, sono valori nei quali mi identifico, legati soprattutto alla centralità della persona ed alla moderazione. Una mia scesa in campo che vuole sostenere quelli che sono i bisogni del nostro Sud, i bisogni della Calabria. Un Sud che arranca perché non dimentichiamo che abbiamo il 75 per cento di Prodotto interno lordo pro capite che è tra i più bassi d’Europa. Quindi dobbiamo fortemente partire da quello che è un nostro potenziale come le energie alternative, che ci permettono di Intervenire gradualmente con la de carbonizzazione, per esempio, e ci permettono di garantire quella transizione energetica che significa sviluppo, che significa innovazione. Come pure intervenire sull'agricoltura perché, non dimentichiamo, che rappresenta per noi un tessuto florido e solido perché qui in Calabria abbiamo quasi 100 aziende agricole che abbiamo il dovere di sostenere perché è quella categoria che va in contro ai cambiamenti climatici ed ai disastri naturali. Ed allora è Europa che deve intervenire perché il Pac viene ad essere finanziato proprio dall’Europa, perché sono 62 miliardi solo per l’Italia. Ecco perché occorre un investimento agricolo che accompagni l'agricoltura con metodi di coltivazione di impatto, di coltivazione e di allevamento che siano meno importanti e più economici.
Oggi - ha aggiunto Giusi Princi - incontriamo anche i docenti che hanno voluto fortemente questo incontro. A loro dico che dobbiamo partire dalla base che significa istruzione, che significa formazione, competenze che ci servono per reggere quella che è una transizione legata all’innovazione, legata all'intelligenza artificiale.
Il Partito popolare europeo - ha concluso - è il partito più rappresentativo perché decide il presidente. E’ quello che ha i numeri per andare a far sì che poi, l’Europa, sia più vicina ai territori. Abbiamo la necessità di rendere le regole europee, stabilite dalla Commissione di essere rappresentativi di un Sud che possa finalmente decollare”.
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