L’Università delle Generazioni avvìa la nuova stagione 2025-26 dei riconoscimenti con il “Gran Premio delle Generazioni” del 4 ottobre 2025 cui seguirà immediatamente, il 7 ottobre, il “Premio Badolato” e il “Premio Agnone” contro lo spopolamento; mentre il 13 novembre avrò luogo il “Premio per la Gentilezza”. "Queste iniziative – afferma il promotore Domenico Lanciano – non hanno soltanto lo scopo di gratificare coloro che si impegnano in modo particolare e più appassionato sui migliori valori etici e sociali realizzandoli il più possibile nel concreto, ma dovrebbero essere utili a segnalare a tutti, specialmente alle giovani generazioni, modelli viventi cui ispirarsi".
Il prossimo 4 ottobre 2025 (giornata dedicata a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e cantore di tutte le Creature) sarà la volta del “Gran Premio delle Generazioni” per assegnare riconoscimenti prototipo a personaggi che si sono distinti e continuano a distinguersi per una spiccata volontà a privilegiare il dialogo, l’arricchimento etico e la trasmissione socio-culturale con tutte le generazioni (dai bambini della scuola materna fino ai più anziani) attraverso le loro attività sia professionali che vocazionali.
In ordine alfabetico, i destinatari di tale Premio per il 2025 sono: Antonio Fernando Lanciano e Maurizio Maiotti di Milano, Elisabetta Mirarchi e Maria Annunziata Procopio originari di Davoli (Catanzaro). A. F. Lanciano, dirigente di settore in una multinazionale, da tanti anni si dedica costantemente all’assistenza agli anziani genitori (residenti in Catanzaro Lido) per garantire sempre tanto affetto e una immutata qualità della vita nella loro casa abituale. M. Maiotti, editore specializzato nelle epopee musicali dagli anni del dopoguerra fino ai giorni nostri, ha il merito non soltanto di documentare e tramandare le tante generazioni che si sono espresse specialmente con il cantautorato e con i gruppi pop-rock, ma anche quello di evidenziare una tradizione che continua ad essere la colonna sonora delle nostre vite. Originaria di Davoli (CZ) E. Mirarchi come giornalista della Rai-TV si dedica soprattutto a scoprire e raccontare le peculiarità individuali e sociali di un’Italia quasi del tutto sconosciuta, ma anche sorprese scientifiche e lungimiranti, attraverso gli “Speciali del TG1” o di “TV7” rubriche storiche arcinote di questa prima rete TV ammiraglia della RAI. M. A. Procopio (pure lei originaria di Davoli ma residente nel milanese) nutre, nonostante il pensionamento dalla Scuola pubblica, la passione di scrivere racconti illustrati o sonori e di elaborare migliori metodologie per l’insegnamento multimediale più efficace e stimolante per alunni ed insegnanti.
Il “Gran Premio delle Generazioni” consiste in una semplice ma importante pergamena su cui vengono evidenziate le tante motivazioni per cui il Premiato ha ottenuto l’assegnazione di tale riconoscimento etico che, giunto alla sua sedicesima edizione, dimostra di essere particolarmente gradito e persino ambìto. Nato quasi in sordina nel 2009, il Premio realizzato dall’Università delle Generazioni di Agnone del Molise (Isernia) ha assunto con gli anni un irrinunciabile punto di riferimento ed un rilevante ruolo di gratificazione per personaggi, a volte pure esteri, che assumono un grande valore come esempio per tutte le generazioni. Tale associazione torna ad esortare tutte le Amministrazioni Comunali a dedicare almeno una giornata dell’anno ai Premi per i cittadini che non si risparmiano per la propria Comunità. In particolare, sollecita i Sindaci a voler festeggiare i neo-maggiorenni che a 18 anni vivono il loro delicato passaggio all’età adulta e costituiscono il bene più prezioso per il futuro del territorio. Pur con i suoi esigui mezzi, l’Università delle Generazioni lo fa dal dicembre 1983 dopo avere lanciato la “Festa dei diciottenni” da Rai Uno durante la trasmissione “Italia sera” di Enrica Bonaccorti e Mino Damato, dando così inizio alla preziosa e significativa tradizione valoriale di festeggiare pubblicamente coloro che entrano nella maggiore età, dando loro il “Benvenuto” sociale!
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