Critico sulle ultime discussioni in tema Giustizia il Procuratore Capo di Napoli, Nicola Gratteri, già a capo dell'omologo ufficio a Catanzaro. Durante un'intervista, rilasciata ad agenzie nazionali, il magistrato ha criticato il modus operandi di Nordio, rimarcando l'inefficacia della riforma Cartabia. "La prima cosa è azzerare la riforma degli ultimi tre anni e poi cominciare a sedersi e fare riforme che servono a velocizzare i processi e ad avere una visione organica di ciò che serve per un paese più sicuro e più libero", ha detto Gratteri.
"La riforma Nordio è la conseguenza della riforma Cartabia. Delle riforme che si stanno facendo oggi, la base è la riforma Cartabia", ha proseguito il Procuratore. "Si continua ad avere una visione del problema mafia e del problema criminalità organizzata sempre andando sul particolare e non pensando a progetti di lungo periodo".
"Non pensando alle riforme che servono per velocizzare i processi, per far funzionare la Giustizia, per dare risposte alla gente o per rendere più sicuro un territorio", ha sottolineato Gratteri. Ancora, rispondendo alle domande della stampa, riferite alla possibilità che la riforma Nordio possa bastare, ha risposto con un secco "assolutamente no". E interrogato sulla notizia data proprio da Nordio di un possibile aumento di armi a Napoli, ha aggiunto: "Se il ministro dice che ci sono più armi a Napoli, ci credo, ma già lo sapevamo".
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