"Le forze dell'ordine e la magistratura sono credibili. In questo territorio, hanno sentito che siamo stati in grado di dare risposte alla loro sete e fame di giustizia. Il lavoro delle Procure continua come sempre e continuerà. La gente non si deve sentire abbandonata, le nostre porte sono sempre aperte e riceviamo tutti". L'ha detto il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a margine di un evento a Vibo Valentia.
"Da un po' di anni, per quanto riguarda le riforme normative, siamo messi male. Non ho visto riformi utili né per velocizzare i processi né per dare maggiore sicurezza alla gente né per dare risposte di giustizia. E quindi mi auguro che ci sia un'inversione di tendenza, ma gli ultimi due anni sono stati piuttosto bui. Ci vorrebbe una maggiore elasticità nella revisione delle piante organiche rispetto alle esigenze del momento. Ormai è da almeno quattro anni che il tribunale di Vibo è sovrastato da processi della Procura ordinaria di Vibo ma anche della Procura distrettuale antimafia, con decine di imputati. I giudici del Tribunale di Vibo fanno udienze dal lunedì al sabato e ci vorrebbero almeno quattro o cinque giudici".
Il procuratore ha aggiunto: "Il metodo Gratteri è essere determinati quando ci si siede attorno a un tavolo. Fare capire che non ce ne è per nessuno e che quando un''opera serve deve essere realizzata. Durante la progettazione ero sempre al telefono con ingegneri e architetti, durante la gara ero continuamente al demanio di Catanzaro, durante i lavori era ogni due giorni sul cantiere. Chi ha la responsabilità che l'opera si realizzi bisogna stare sul pezzo, bisogna stare addosso a chi deve operare. C'è tanto da fare e noi non è che ci fermiamo. Manca un anno a che io finisca di fare il Procuratore di Catanzaro. Poi me ne vado io e ci sarà il Procuratore aggiunto Capomolla, che è un bravissimo magistrato, intelligente, per bene, lavoratore. Ci sarà una perfetta continuazione di quello che stiamo facendo ora assieme e lo farà come capo ufficio da solo".
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